Se inizialmente il libro era stato contestato da un genitore che voleva protestare proprio contro le leggi ritenute censorie, ora lo stesso promotore della legge, il repubblicano
Ken Ivory, supporta la decisione del distretto scolastico. Dopo aver definito a caldo la decisione “molto infelice” e una "presa in giro", Ivory ha in seguito dichiarato che la Bibbia è un testo “che mette alla prova il lettore”; inoltre, per Ivory “tradizionalmente, in America, la Bibbia viene insegnata e compresa al meglio in casa, intorno al focolare, come testo della famiglia”. Ivory ha colto l'occasione per chiedere una "revisione immediata e approfondita" dei materiali didattici impiegati nella scuole".
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