Per il nono anno consecutivo, ISPI ha chiesto a oltre 250 esperti italiani di fare un bilancio degli avvenimenti internazionali del 2023 e di quelli che verranno nel 2024. Cosa hanno risposto? Questi gli ambiti: • L’Occidente e "gli altri". Una maggioranza assoluta di esperti (57%) pensa che i rapporti tra l’Occidente e i paesi del “Global South” evolveranno in una sfida tra due blocchi contrapposti. Per il 90% di loro, l’Europa dovrebbe rispondere a questa sfida cercando di mediare tra le posizioni dell’Occidente e le loro legittime richieste. • L’Europa (debole) nel mondo frammentato. Quella del 2023 è un’UE che agli esperti appare sempre meno rilevante, con una perdita di influenza percepita persino superiore rispetto a quella fatta registrare dalla Russia del dopo-invasione. Per rispondere a questa crisi di influenza, gli esperti non vedono di buon occhio l’allargamento a nuovi Paesi membri (preferirebbero puntare sulla politica estera e di difesa comune), mentre pensano che l’UE dovrebbe aumentare la protezione per le proprie imprese e investire maggiormente nell’intelligenza artificiale. • 2024: il mondo che verrà /1. Cattive notizie per l’Europa: il 60% degli esperti è convinto che in Ucraina proseguirà lo stallo al fronte, mentre il 56% di loro ritiene che a spuntarla alle elezioni USA di novembre possa essere Donald Trump. • 2024: il mondo che verrà /2. Secondo gli esperti, la principale minaccia per il mondo sono i cambiamenti climatici (25% delle risposte), mentre per l’Italia è il rischio di una nuova crisi economica (42%). |
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