La guerra in Ucraina ha indubbiamente segnato un tornante in questo quarto di XXI secolo che aveva già registrato molti eventi emblematici di cambiamento storico. L’Europa deve accettare la battaglia. Meno cruenta sarà, meglio sarà per tutti. Ma va combattuta in ogni caso.
È su questo che ci si deve interrogare, andando oltre le pur importanti e imprescindibili considerazioni di carattere strategico e diplomatico. La storia, qui rozzamente riassunta per sommi capi, andrebbe ricordata a tutti i valletti interni ed esterni del putinismo, perché altrimenti non si comprende con cosa veramente abbiamo a che fare oggi e perché il presidente Mattarella l’ha richiamata nel suo importante discorso di Marsiglia.
L'analisi di Paolo Pombeni è a questo link:
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