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L’Iran che non odia: tre profili

Nel tumultuoso scenario geopolitico del Medio Oriente a volte emergono voci di dissenso che sfidano la narrativa dominante. Sul Jewish Chronicle, Daniel Ben-Dvid racconta le vicende di quegli iraniani che nonostante la propaganda del regime riescono ancora a sognare un futuro di pace con Israele.


Tra questi dissidenti spiccano Vahid Beheshti, Afshin Payravi e Namdar Baghaei-Yazdi, tre uomini con storie diverse ma uniti dal desiderio comune di vedere Iran e Israele ricucire un rapporto storico interrotto dalla rivoluzione islamica del 1979. I loro racconti testimoniamo un desiderio di riconciliazione radicato in secoli di interazione tra i due popoli e nella convinzione che il futuro del Medio Oriente possa essere costruito su pilastri di dialogo piuttosto che di conflitto. 
Vahid Beheshti, 48 anni, ha lasciato l’Iran a vent’anni dedicando la sua vita all’attivismo ...

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