Come è possibile che seppure uno parli di zona "in missione per conto dello Spirito", si comprenda e venga riportato dalla stampa l'immagine di questa zona quale "campo da animare spiritualmente"?

Quando un incontro solleva molte aspettative è chiaro – e anche giusto – che sia gravato di maggiori responsabilità, quanto ad organizzazione e buona riuscita. L’incontro di sabato 29 marzo nella basilica di San Giovanni di Roma rientrava in questa tipologia, sia per il tema affrontato (“la responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito”) che per le persone chiamate ad intervenire (Reina, Spadaro, De Rita, Cacciari, Rosini, Riccardi).
A proposito di quest’ultimo aspetto, Paola Springhetti ha (qui) dato voce a quanto subito era stato fatto notare sui social (a partire dal profilo di padre Spadaro), ossia che al «tavolo dei relatori» sedevano «tutti uomini» e nessuna donna. C’è un altro aspetto, perlomeno curioso, sul quale vorrei attirare l’attenzione. Tre giorni prima dell’incontro avevo evidenziato (
qui) come una breve
riflessione introduttiva all’incontro, apparsa a firma di Giuseppe De Rita sulla pagina online dell’Ufficio per la Pastorale Scolastica e IRC di Roma, fosse caratterizzata da «alcune delle ambiguità presenti negli snodi fondamentali del cammino sinodale della Chiesa italiana» ...
L'intero intervento di Sergio Ventura è a questo link:
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