A due anni esatti dall’inizio del conflitto, il Sudan combatte con la peggior crisi umanitaria al mondo e l’inazione della comunità internazionale.
Quasi 13 milioni di sfollati, centinaia di migliaia a rischio carestia, un numero imprecisato di vittime e insicurezza alimentare per metà dei 51 milioni di sudanesi, tutti inevitabilmente alle prese con la peggior crisi umanitaria al mondo: è un bilancio drammatico quello descritto da Ong e Nazioni Unite in occasione del secondo anniversario dallo scoppio della guerra in Sudan. Un conflitto, ribadiscono, in cui i civili continuano a pagare anche il prezzo dell’inazione della comunità internazionale, distratta da altre crisi, tra cui le guerre in Ucraina e a Gaza. Nel conflitto si sono verificate violazioni “su larga scala” del diritto internazionale umanitario. Tutta la popolazione civile, indipendentemente da dove si trovi nel Paese, è rimasta sostanzialmente intrappolata tra una, due o più fazioni. E ha sopportato il peso di tutto. I numeri sono semplicemente sbalorditivi ...
Il servizio e l'analisi dell'ISPI è a questo link:
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