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Per il momento da Venerdì 30 maggio 2025 questo Blog sarà implementato solo con notizie ecclesiali della Parrocchia.  I Post con la proposta...

Nella prima domenica dopo Natale abbiamo pregato così ...



Introduzione

 

La liturgia di oggi è dedicata alla Santa Famiglia e ci invita ad approfondire il mistero dell’Incarnazione, anche sotto questo particolare aspetto.

 

Gesù nasce ed è accolto in una famiglia, una famiglia come tante del popolo ebraico nella Palestina dell’epoca, desiderosa di una vita semplice, operosa e pacifica. Una famiglia che però si trova fin dall’inizio coinvolta in vicende tragiche e dolorose, costretta a fuggire dalla violenza insensata del potere, ad essere profuga ed esiliata in Egitto per poi ritornare, rivivendo l’esperienza dell’Esodo.

 

Di fronte alle tante ed anche estreme difficoltà, ciò che contraddistingue la Santa Famiglia è la ricerca della volontà del Signore a cui affidarsi per trovare una via di salvezza, ed è un itinerario di fede non facile, né scontato quello che Maria e Giuseppe intraprendono. Questa ricerca si basa innanzitutto su una capacità di ascolto interiore, simboleggiata dai messaggi che Giuseppe riceve in sogno dagli angeli.

 

Il Vangelo di oggi, come sempre, ci interroga. Possiamo pensare che anche a noi sia rivolto il messaggio dell’angelo a Giuseppe “Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre”. Possiamo pensare che dovremmo cercare di accogliere Gesù dentro di noi, nella nostra vita e di accoglierlo e proteggerlo in tutte le persone deboli, indifese, minacciate nella loro esistenza dagli Erodi del nostro tempo.

 

 

Intenzioni penitenziali

 

- Signore, ti chiediamo perdono, per tutte le volte in cui nelle relazioni familiari non abbiamo seguito l’esempio della famiglia di Nazareth, ed è mancato il rispetto e l’ascolto reciproco. 

Signore pietà.

 

- Signore, ti chiediamo perdono, per tutte le volte in cui non abbiamo seguito l’esempio di Maria e di Giuseppe, e non ci siamo posti in ascolto per capire in quale direzione ci indicavi di andare. 

Cristo pietà.

 

- Signore, ti chiediamo perdono, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo riconoscere, nelle persone e nelle famiglie in difficoltà, un grido di aiuto che chiedeva la nostra attenzione e la nostra solidarietà. 

Signore pietà. 

Preghiere dei fedeli


 

Per la Chiesa, famiglia di figli di Dio e di fratelli in Cristo, perchè sia casa accogliente in cui fare esperienza di amore vero e di misericordia.

Preghiamo: Ascoltaci, o Signore.

 

Perché nella Chiesa, così come nella società, non vi sia discriminazione ma accoglienza e rispetto verso tutte le persone, le coppie e i nuclei familiari indipendentemente dall’orientamento sessuale e di genere.

Preghiamo: Ascoltaci, o Signore.

 

Per le famiglie e le persone che costrette ad emigrare, in fuga dalla povertà, dall’oppressione e dalla guerra e alla ricerca di condizioni di vita più sicure ed umane, perchè trovino aiuto e accoglienza e si realizzano i ricongiungimenti delle famiglie divise.

Preghiamo: Ascoltaci, o Signore. 

 

Per le famiglie e le popolazioni colpite dalla violenza distruttiva e insensata della guerra in Ucraina, a Gaza, in Sudan, in Myanmar e nei tanti conflitti attivi nel mondo, perché per tutti giunga presto il dono di una pace vera e duratura.

Preghiamo: Ascoltaci, o Signore. 

 

Per le nostre famiglie, preghiamo con le parole di papa Francesco, perché possano diventare sempre più “comunità di amore e di riconciliazione, in cui si sperimenta la tenerezza, l’aiuto vicendevole, il perdono reciproco”.

Preghiamo: Ascoltaci, o Signore. 

 

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Don Nandino ha inviato questo messaggio:

 

"E la pace di Cristo regni nei vostri cuori"! 

Non è solo un auspicio quello che Paolo oggi ci ha consegnato: "La pace va costruita adesso o mai più di fronte a chi vuole farci ritenere necessaria la guerra". 

È stato don Primo Mazzolari ad attualizzare questa Parola, dalla chiesa di Bozzolo (comune della provincia di Mantova, dove fu parroco), dopo aver provato gli orrori della prima guerra mondiale. 

Don Nandino sta presiedendo proprio lì a Bozzolo la memoria di questo coraggioso testimone e vuole unirsi a noi con questa preghiera di don Mazzolari:

 

Signore, ci impegnano noi, non gli altri

unicamente noi e non gli altri, 

né chi sta in alto né chi sta in basso, 

né chi crede né chi non crede.

Ci impegniamo senza pretendere che altri s’impegnino.

Ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna, 

senza accusare chi non s’impegna.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo, 

si muta se noi ci mutiamo. 

Ci impegniamo noi, non gli altri.

Nel giorno di Natale abbiamo pregato così ...

 

Introduzione

 

E il Verbo si fece carne e fissò la sua tenda in mezzo a noi canta il “prologo” dell’Evangelo di S. Giovanni”. È il punto culminante di tutto l’Evangelo del giorno di Natale. Sono parole da ascoltare in una silenziosa attenzione. Sono cariche dell’ammirazione gioiosa e stupita dei cristiani delle prime comunità di fronte al mistero di Dio che per amore si spoglia della sua gloria, annienta se stesso e prende dimora in mezzo a noi. Più avanti in questo Evangelo, Gesù più esplicitamente ci assicurerà che con il Padre prenderà dimora non solo in mezzo, non solo accanto, ma in noi. 

Se nella notte pasquale cantiamo che “Cristo è veramente risorto!”, in questa notte celebriamo che il Risorto è veramente venuto nella carne umana condividendo il cammino di ogni uomo e che ritornerà. Ce l’ha promesso e noi cristiani siamo chiamati a vivere nell’attesa del suo ritorno. La Liturgia nell’Avvento ce l’ha ricordato con fermezza e, di questo cammino, nella nostra preghiera ne faremo memoria perché lo “spunto” viene dai tagliandini compilati che in parte addobbano l’albero e che saranno portati all’altare assieme al pane e al vino.

 

 

Intenzioni Penitenziali

 

Signore tu ci chiedi di saper vegliare e comprendere che consoli sempre il tuo popolo, ma rimaniamo ripiegati sul nostro ego: Signore pietà

 

Cristo tu continui a parlarci e a chiederci di convertirci, ma rimaniamo sordi ai tuoi appelli: Cristo pietà

 

Signore tu ci inviti a prendere coscienza e riconoscere che tu hai preso dimora in noi, ma noi guardiamo e ti cerchiamo altrove: Signore pietà

 

 

 

Intenzioni di preghiera

 

Il Signore ha consolato il suo popolo

Signore ti sappiamo presente nel pianto di ogni vittima in qualsiasi situazione. Aiutaci a ricordarci che sei in mezzo ad ogni realtà non in modo etereo, ma con la nostra solidarietà concreta.  Per questo ti preghiamo: aiutaci Signore

 

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza

che ci precede, sostiene la nostra speranza, ispira l’altruismo, preserva la dignità di ogni persona umana. Signore aiutaci a prenderne coscienza. Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

 

In molti modi ci hai sempre parlato e oggi lo fai per mezzo di tuo Figlio

Signore aiutaci a comprendere che non sei mai assente. Nemmeno per quei 116 migranti annegati ieri dei quali nessuno parla … quest’anno sono più di 1200 accertati e sappiamo che 1 bambino su due muore durante il tragitto in cerca di una vita migliore o per scappare da guerre o fame mentre noi blocchiamo le navi che cercano di salvarli. Per questo ti preghiamo: aiutaci Signore

 

La Parola si è fatta carne ed è venuta ad abitare in noi

Signore tu non sei mai assente; sei nelle nostre “mangiatorie” di dolore, di violenza e di ingiustizia ovunque queste si trovino, in ciascuno delle realtà in conflitto. Da qui ci chiami con vigore ad essere operatori di pace, agenti di giustizia e testimoni dell’amore che trasforma. Per questo ti preghiamo: aiutaci Signore

Nella Notte di Natale abbiamo pregato così ...


Introduzione

 

Domani sarò qui” ci hanno assicurato le lettere iniziali delle Antifone Maggiori che hanno accompagnato la nostra preghiera in questi ultimi nove giorni e oggi ne prendiamo atto: Lui è qui, il Signore è qui.

Diciamo che chi nasce viene alla luce e “luce” è la prima parola che Dio pronuncia nella Bibbia, è la parola che segna l’inizio della creazione (Gn 1,3): dall’oscurità alla luce. Natale è l’inizio di una nuova creazione; nuova perché redenta cioè rappacificata con il Padre.

È per questo che la Liturgia fa fare il primo l’annuncio del Natale nella notte, così si riproduce, anche sensibilmente, l’oscurità vinta dalla parola del Creatore, la tenebra della nostra condizione umana illuminata dalla venuta del Salvatore.

Ma è il Natale di chi? di Gesù. No, non solo di “Gesù” ma di Gesù Cristo. È importante ricordare e sottolineare quel “Cristo” cioè che quell’uomo Gesù è l’unto, il messia morto e risorto. Non è possibile scindere i due elementi del suo nome altrimenti questa notte e questo giorno perde il suo senso nella fede.

Nella notte pasquale cantiamo che “Cristo è veramente risorto!”, in questa notte celebriamo che il Risorto è veramente venuto nella carne umana condividendo il cammino di ogni uomo e che ritornerà. Ce l’ha promesso. 

La Liturgia nell’Avvento ce l’ha ricordato con fermezza e, di questo cammino, nella nostra preghiera di questa notte ne faremo memoria perché gli “spunti” vengono dai tagliandini compilati che in parte addobbano l’albero e che saranno portati tutti all’altare assieme al pane e al vino.

 

 

Intenzioni Penitenziali

 

Signore lungo questo Avvento ci hai chiesto di alzare lo sguardo e di imparare a vegliare

ma rimaniamo ripiegati su noi stessi: Signore Pietà

 

Cristo ci chiedi di convertirci all’attenzione all’altro da noi, ma non ci riusciamo: Cristo pietà

 

Signore ci chiedi di riconoscerti in chiunque incontriamo e in chi chiede aiuto, ma rimaniamo chiusi nelle nostre bolle dorate: Signore pietà

 

 

 

Intenzioni di preghiera

 

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce

Signore noi viviamo offuscati dall’oscurità dei conflitti in Ucraina, Gaza, Sudan, Congo, Birmania e tutte le decine di guerre sparse nel mondo dimenticate o che fingiamo di non conoscere, aiutaci a riconoscere in queste la tua presenza ed essere così nonostante tutto portatori di speranza. Per questo ti preghiamo: ascoltaci Signore

 

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza

Signore, tu ci precedi sempre in ogni situazione e realtà, aiutaci a rifiutarci di assuefarci alla violenza che ci circonda e di scoprirti a fianco e in ogni fragilità proclamando così la tua azione che ci chiedi di condividere. Per questo ti preghiamo: ascoltaci Signore

 

Vivere in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà

Signore aiutaci a non distogliere lo sguardo dalle grida di chi soffre, aiutaci ad essere le tue mani in azione che trasformano il pianto in un canto di pace nel rifiuto di ogni azione e parola di forza militare o potenza economica. Per questo ti preghiamo: ascoltaci Signore

 

I Pastori vegliavano … Un bambino avvolto in fasce

Signore aiuta la Chiesa e la nostra Comunità della Risurrezione in questo territorio ad essere una sveglia costante che fa comprendere che la pace è un lavoro quotidiano che parte dal riconosce ogni seme di riconciliazione e nel farlo crescere ovunque questo si trovi, in qualsiasi delle parti in conflitto. Per questo ti preghiamo: ascoltaci Signore

 

 

Il Foglietto "La Resurrezione" del giorno di Natale 2025

 


Nella terza Domenica di Avvento abbiamo pregato così ....

INTRODUZIONE:

Forse spesso, o forse a volte, ci è passato per la mente il pensiero che Dio sia lontano da noi, ma sicuramente ci è capitato di pensare “Dio dove sei?”. Allora questo è proprio il tempo giusto, il tempo di attesa, per poter ritrovare fiducia e fede: Dio non è contrario alla felicità degli esseri umani, egli vuole la riuscita della nostra vita. Le gioie semplici della vita quotidiana, quelle che rallegrano il cuore come una nascita, un amore, una festa, sono momenti che danno corpo al tendere umano verso la felicità. C’è però anche una gioia più profonda, quella che nasce dal sentirsi amati da Dio e in pace con Lui: una gioia intima, che nessuna difficoltà e neppure le prove più dure possono scalfire. Questa gioia di Dio diventa forza, energia anche nella sofferenza, può rendere liberi interiormente e aiutare a costruire una vita ricca di senso.

L’esortazione con cui si apre la liturgia di oggi a “rallegrarci nel Signore che viene” è invito a guardare la nostra vita, soprattutto nei momenti difficili, con gli occhi illuminati dalla luce del Cielo. Allora la gioia che nasce dall’attesa del Regno di Dio può trasformarsi in testimonianza di accoglienza, di carità paziente, di apertura al bene in tutte le sue forme.


INTENZIONI PENITENZIALI:

  1. Signore, perdono se diamo più valore alle gioie materiali anziché alle gioie della fede - Kyrie eleison

  2. Cristo, perdonaci se ci abbandoniamo alle difficoltà senza cercare la tua luce - Kriste eleison

  3. Signore, ti chiediamo perdono se quando ci sentiamo smarriti non ti cerchiamo - Kyrie eleison


INTENZIONI DI PREGHIERA:

  1. Per il papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi: sostenuti dalla preghiera dell’intero popolo di Dio, siano solleciti nell’indicare la via della pace e della gioia di vivere come sorelle e fratelli in un unico Padre. Preghiamo;

  2. Spirito Santo di Dio vieni su di noi: sii balsamo che cura i cuori spezzati; sii clamore che risveglia la fiducia di chi è privo di risorse materiali e di un posto nel mondo; sii parola di chi non ha voce; preghiamo;

  3. L’11 dicembre si è celebrata la Giornata mondiale dei diritti umani istituita dopo la fine della seconda guerra mondiale. Oggi, più che mai, è indispensabile vigilare e operare affinché tutti, donne, uomini, bambini e l’ambiente in cui viviamo vengano tutelati dai fautori di guerra, dalla povertà, dallo sfruttamento e da chi usa le risorse della terra solo a proprio beneficio: preghiamo;

  4. Signore, in questo mondo smarrito che sembra credere di non avere bisogno di te, fa’ che nelle nostre comunità tutti possano camminare insieme per costruire un pezzetto del tuo Regno; preghiamo;



    ANTIFONA DI COMUNIONE

    L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto tratto dalle letture odierne proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola.

    Preghiamo: 
    Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!
    Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cf. Is 35,4)


Il Foglietto "La Resurrezione" della III Domenica di Avvento

 



Nella festa dellìImmacolata Concezione della Beata Vergine abbiamo pregato così ...

Introduzione

Nel mosaico di origine bizantina del XII secolo, situato nel transetto sinistro della Basilica di San Marco, vi è l’Arcangelo Gabriele che appare alla Madonna mentre è intenta ad attinger acqua al pozzo, tratto dal Protovangelo di Giacomo (11, 1-3). L’acqua, il pozzo erano molto importanti, donavano vita e prosperità, pensiamo all’incontro tra Gesù e la Samaritana (Gv 4,5-42), a quello tra Giacobbe e Rachele (Gen 29, 1-11) o a quello presso il quale si conobbero Mosè e la sua futura moglie Sefora (Es 2, 15-21). Nella prima lettura e nel Vangelo di Luca ci viene ricordato che Dio prende dimora dove trova qualcuno che lo ascolta con cuore aperto e sincero, lo accoglie con umiltà e aderisce al suo progetto di amore, mentre San Paolo mette in luce la benedizione che Gesù ha posto in noi. Dio si rivela nella relazione, nell’incontro tra Dio e l’uomo e la donna, se vi sarà accoglienza piena “l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna» (Gv 4,14b Nuova Diodati).

Ascolto, accoglienza, benedizione del Signore verso la nostra vita è quanto le Scritture ci invitano a meditare.

 

 

Intenzioni penitenziali

Signore Gesù, che con la tua infinita misericordia non ci hai lasciati soli, abbi pietà di noi

Kyrie, eleison

Cristo Gesù, che ci hai chiamato amici, abbi pietà di noi

Christe, eléison

Signore Gesù, che ci inviti a essere tuoi commensali al banchetto eucaristico, abbi pietà di noi

Kyrie, eleison


Canto all’Evangelo

Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te: tu sei benedetta tra tutte le donne (Lc 1,28)

 

Intenzioni di preghiera

Preghiamo dicendo: Immacolata, intercedi per noi

Dona la forza dello Spirito alla Chiesa, perché ti sia fedele e sia generosa, anche quando è chiamata ad attraversare difficoltà, tempi turbolenti e la porta stretta della croce, preghiamo

Immacolata, intercedi per noi

Illumina i capi di stato e di governo, riconoscano con dolore e sincerità, che la causa di molte guerre si trova nell’egoismo, nell’interesse di pochi, e nella follia di molti, preghiamo

Immacolata, intercedi per noi

Per chi è assetato di giustizia e verità, per chi lotta per la pace: il Pane di Vita nutra la loro speranza e doni loro forza, la Parola di salvezza sia luce sul loro cammino, preghiamo

Immacolata, intercedi per noi

Per tutti noi qui riuniti, per tutti i nostri fratelli e sorelle che non hanno potuto essere qui con noi, perché possiamo sempre ascoltare con sincerità di cuore la Parola di Dio e perseverare fedelmente nelle sue vie, preghiamo

Immacolata, intercedi per noi

 

Antifona di comunione

Preghiamo insieme con l’antifona di comunione che sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione: dalla mensa della Parola alla mensa Eucaristica. 

Grandi cose di te si cantano, o Maria, perché da te è nato il sole di giustizia, Cristo, nostro Dio

ella prima Domenica di Avvento abbiamo pregato così ...

Con l’Avvento inizia il nuovo Anno Liturgico


 


L’Avvento è il tempo che prepara il Natale? O meglio: l’avvento di chi attende il cristiano? Quello di Gesù Bambino con tutto quanto ci sta attorno? No, o meglio non solo.

Saper riconoscere il Signore che viene è l’invito che ogni anno ci viene dagli Evangeli delle ultime Domeniche e dalle prime del nuovo Anno Liturgico. Ma il “veniente” del quale ci viene chiesto di ravvivare l’attesa non è Gesù Bambino, ma il Risorto che ci ha promesso che tornerà nella gloria.

Forse non ci facciamo molto caso ma in ogni Liturgia Eucaristica a un certo punto acclamiamo: “Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo di questo calice, proclamiamo la tua morte e risurrezione nell’attesa della tua venuta che ci viene anche detto dal Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 524.

Certo fra quatto settimane faremo memoria della sua incarnazione e ora viviamo in un frattempo che è la nostra storia nella quale il Signore ci dice di “vegliare”, “cercare di capire i segni dei tempi” per “essere pronti” perché lui certamente verrà e sarà il natale di una nuova creazione nel segno del Regno del Padre.

 

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I segni che caratterizzeranno questo nostro Avvento quest’anno:

 

·      Il Canto all’Evangelo sarà Maranathà vieni Signore Gesù

 

·      Durante il Canto di Ingresso verranno distribuiti dei tagliandini sui quali tutti sono invitati a scrivere una risonanza della Liturgia della Parola, una preghiera che questa ha suscitato e, alla fine della celebrazione potranno essere depositati ai piedi dell’Albero di Natale

 

·      L’Albero di Natale rappresenta l’albero della vita comune in tutte le culture. Oggi è quasi spoglio ma lo arricchiremo domenica dopo domenica anche con parte dei tagliandini che saranno riconsegnati e che ogni domenica avranno un colore diverso

 

 

Intenzioni Penitenziali

 

Signore, ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che nel nostro quotidiano non ti abbiamo cercato e siamo rimasti indifferenti. Kyrie Eleison

 

Cristo, ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che non ti abbiamo riconosciuto nel volto dei nostri fratelli. Christe Eleison

 

Signore, ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che non abbiamo cercato di vivere il dono della tua pace nelle relazioni con i fratelli. Kyrie Eleison

 

 

Intenzioni di Preghiere

 

Preghiamo per la pace. La pace che ci propone il Signore non è fatta di indifferenza verso quello che ci circonda o di sopraffazione dell’altro ma di attenzione, accoglienza, ricerca della mia libertà attraverso la relazione con il creato nella sua interezza. Per questo ti preghiamo

 

Perché questo Avvento sia il tempo per vegliare su noi stessi alimentando la nostra interiorità con la Parola e avendo cura delle relazioni con le persone che incontriamo. Per questo ti preghiamo

 

Signore aiutaci a rivestirci della tua Parola di vita per illuminare, con la tua luce, i fratelli e le sorelle per condividere e compassione le difficoltà, le sofferenze e nella disperazione annunciare la speranza. Affidiamo il tuo amore i nostri fratelli e sorelle malati e sofferenti. Per questo ti preghiamo

 

Preghiamo per una chiesa più aperta ad osservare e accogliere i bisogni degli altri, adoperarsi, collaborar e, aiutare in particolare chi vive nel disagio e nel dolore. Per questo ti preghiamo

 

 

Nella Domenica di Cristo Re abbiamo pregato così ...



INTRODUZIONE:


La liturgia di questa ultima domenica del tempo ordinario ci propone letture per ponderare il valore della regalità e dell’alleanza: nella prima lettura re Davide viene unto dagli anziani e riconosciuto come capo d’Israele, mentre nella seconda Paolo presenta Gesù come capostipite di un nuovo amore di Dio trasmesso agli uomini.

Nel Vangelo contempliamo Gesù sulla croce: Luca presenta le reazioni dei vari testimoni della crocifissione di Gesù, dal popolo che sta a guardare ai soldati che lo deridono fino ai sommi sacerdoti che soddisfatti lo sfidano: sembra infatti che abbiano ripreso “potere” sul popolo che fino a poco prima seguiva Gesù che presentava Dio come Padre misericordioso, che vuole la felicità e l’uguaglianza di tutti i suoi figli. Ora sembra che il Dio dei sommi sacerdoti, degli scribi e dei farisei, sia il vincitore, e che il Dio di Gesù sia impotente. Puntano il dito: “Ha salvato altri! Salvi sé stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto”. Ma Gesù non è venuto per stare seduto su un comodo trono, ma appeso ad un patibolo opera come servo messo in croce dai potenti; spogliato di tutto ma ricco di amore, dal trono della croce non ammaestra più le folle con la parola, non alza più la mano per insegnare. Fa di più: non punta il dito contro nessuno, ma apre le braccia a tutti. Così si manifesta il nostro Re: a braccia aperte.E citando il nostro caro Papa Francesco “Solo entrando nel suo abbraccio noi capiamo: capiamo che Dio si è spinto fino a lì, fino al paradosso della croce, proprio per abbracciare tutto di noi, anche quanto di più distante c’era da Lui: la nostra morte, il nostro dolore, le nostre povertà, le nostre fragilità e le nostre miserie. E Lui ha abbracciato tutto questo. Si è fatto servo perché ciascuno di noi si senta figlio.” 


 

INTENZIONI PENITENZIALI:


1)    Signore, se non ascoltiamo il grido degli oppressi che cercano la pace nella giustizia - Kyrie eleison

2)    Cristo, perdonaci se non apriamo le nostre braccia a chi ne ha bisogno - Kriste eleison

3)    Signore, perdonaci quando puntiamo il dito verso gli altri senza riconoscere le nostre debolezze - Kyrie eleison

 


PREGHIERE DEI FEDELI:

1)    Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce. Preghiamo;

2)    Intervieni, Gesù, a rincuorare i popoli prostrati dalla miseria o che patiscono a causa di crudeli guerre: infondi nei responsabili delle nazioni spirito di giustizia e sapienza affinché si affrettino i giorni che porteranno a una pace vera e duratura; preghiamo;

3)    A due anni dalla morte di Giulia Cecchettin e per tutte le Giulie picchiate e uccise da uomini che le considerano oggetti da possedere e confondono l’amore, che fa sbocciare e crescere, con un sentimento nero che può solo distruggere. Dio aiutaci ad aiutare sia le donne in difficoltà affinchè trovino il coraggio di denunciare sia gli uomini che hanno bisogno di convertire la loro malvagità per ritrovare la strada dell’amore vero: preghiamo;

4)    Signore Gesù, donaci di amare e proteggere la vita di tutti. Sostieni l’unità e l’amore delle famiglie (tutti i tipi di famiglie), la speranza dei giovani, il diritto alla felicità dei bambini, la fiducia degli anziani, il bisogno dei poveri e dei malati; preghiamo;


ANTIFONA DI COMUNIONE:

L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola.

Preghiamo: 

«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».

«Oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23,42-43)