INTRODUZIONE:
Forse spesso, o forse a volte, ci è passato per la mente il pensiero che Dio sia lontano da noi, ma sicuramente ci è capitato di pensare “Dio dove sei?”. Allora questo è proprio il tempo giusto, il tempo di attesa, per poter ritrovare fiducia e fede: Dio non è contrario alla felicità degli esseri umani, egli vuole la riuscita della nostra vita. Le gioie semplici della vita quotidiana, quelle che rallegrano il cuore come una nascita, un amore, una festa, sono momenti che danno corpo al tendere umano verso la felicità. C’è però anche una gioia più profonda, quella che nasce dal sentirsi amati da Dio e in pace con Lui: una gioia intima, che nessuna difficoltà e neppure le prove più dure possono scalfire. Questa gioia di Dio diventa forza, energia anche nella sofferenza, può rendere liberi interiormente e aiutare a costruire una vita ricca di senso.
L’esortazione con cui si apre la liturgia di oggi a “rallegrarci nel Signore che viene” è invito a guardare la nostra vita, soprattutto nei momenti difficili, con gli occhi illuminati dalla luce del Cielo. Allora la gioia che nasce dall’attesa del Regno di Dio può trasformarsi in testimonianza di accoglienza, di carità paziente, di apertura al bene in tutte le sue forme.
INTENZIONI PENITENZIALI:
Signore, perdono se diamo più valore alle gioie materiali anziché alle gioie della fede - Kyrie eleison
Cristo, perdonaci se ci abbandoniamo alle difficoltà senza cercare la tua luce - Kriste eleison
Signore, ti chiediamo perdono se quando ci sentiamo smarriti non ti cerchiamo - Kyrie eleison
INTENZIONI DI PREGHIERA:
Per il papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi: sostenuti dalla preghiera dell’intero popolo di Dio, siano solleciti nell’indicare la via della pace e della gioia di vivere come sorelle e fratelli in un unico Padre. Preghiamo;
Spirito Santo di Dio vieni su di noi: sii balsamo che cura i cuori spezzati; sii clamore che risveglia la fiducia di chi è privo di risorse materiali e di un posto nel mondo; sii parola di chi non ha voce; preghiamo;
L’11 dicembre si è celebrata la Giornata mondiale dei diritti umani istituita dopo la fine della seconda guerra mondiale. Oggi, più che mai, è indispensabile vigilare e operare affinché tutti, donne, uomini, bambini e l’ambiente in cui viviamo vengano tutelati dai fautori di guerra, dalla povertà, dallo sfruttamento e da chi usa le risorse della terra solo a proprio beneficio: preghiamo;
Signore, in questo mondo smarrito che sembra credere di non avere bisogno di te, fa’ che nelle nostre comunità tutti possano camminare insieme per costruire un pezzetto del tuo Regno; preghiamo;
ANTIFONA DI COMUNIONE
L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto tratto dalle letture odierne proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola.
Preghiamo:Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cf. Is 35,4)
