e-mail della Parrocchia: ss.risurrezione@patriarcatovenezia.it - Telefono e Fax: 041-929216 - ........................................................................... e-mail del Blog: parrocchiarisurrezionemarghera@gmail.com

 Preghiera per l'Avvento

di don Tonino Bello 

Santa Maria,  Vergine dell'attesa, insegnaci la pazienza, per sintonizzare i nostri cuori con i tempi lunghi dell'Avvento del Regno. 

Aiutaci a fare nostro il senso dell'attesa del contadino dopo la semina, 
del pescatore che ha calato le reti, 
della donna che ha messo il pane a lievitare, 
della madre incinta che sente crescere il figlio nel grembo. 

Che il nostro attendere sia, come il tuo, un continuo esercizio di amore, concreto, quotidiano, costante, per accogliere il Signore che viene e certo non tarderà. 

Amen. 

                                                         Il Disorientamento

sarà la pietra da rovesciare Domenica prossima, la seconda di Avvento

 

La solitudine porta a vivere momenti di disorientamento durante i quali non si riesce più a vedere l'orizzonte della vita al quale tendere. Si lascia allora che le cose vadano come vadano, si lasciano cadere le braccia, si scende in una passività che distrugge il presente.

 

Diamo "nomi" a questa pietra inviando entro giovedì 3 dicembre un SMS o un Whatsapp allo +39 379 2080083 indicando situazioni di disorientamento, depressione, di passività nei confronti della vita, persone che hanno bisogno di essere consolate, aiutate a riprendere in mano la loro vita … o di cosa per noi sia il disorientamento, di cosa siano state esperienze di disorientamento

 

             Il foglietto "La Resurrezione" di Domenica 29 novembre 2020





Una Comunità che, insieme, ha dato nome e rovesciato

la pietra della solitudine




DIVENTATA LA PIETRA DELL'ATTENZIONE


Questa immagine del quadro "La Sentinella" di Gerolamo Induno ha accompagnato il rovesciamento della pietra della Solitudine, diventata la pietra dell'Attenzione

Mentre questo quadro "La solitudine" di Edvard Munch ci ha accolto in Chiesa a illustrare la pietra della Solitudine da rovesciare

  

Una Comunità che, insieme, da nome alla pietra da rotolare:

la pietra della solitudine


                                                                        Edvard Munch: La solitudine
 

Reciprocamente siamo riconoscenti gli uni gli altri del dono che ci siamo fatti in questi giorni, nelle nostre case ma tutti sentendo la comunità come la nostra casa! Un semplice Sms o Whatsapp sono diventati un'altra "pietra": quella che San Paolo ricorda che costruisce la comunità cristiana! Grazie sorella, grazie fratello, della confidenza e dell'apertura di cuore che ora ci fa partecipare alla tua esperienza della Solitudine. 

Alcuni di questi contributi sono formulati come preghiere: facciamole nostre in questa settimana trasformando in preghiera anche tutte le altre.

 
1.     Solitudine, condizione necessaria per fare visita a noi stessi. La solitudine creata dalla pandemia mi ha fatto vedere la persona che dovrei essere, piuttosto di quello che la società mi fa credere che sia.
 
2.     Solitudine. Non si rimane soli quando qualcuno va via, si allontana. Ma si è realmente soli quando qualcuno non è mai venuto. Nel primo caso ci rimane il sapore di un incontro che si può continuare a gustare a lungo. Nel secondo caso si rimane inutilmente nel vuoto dell'attesa e ci si sprofonda dentro in questa notte. In particolare quando si trova in questa seconda situazione chi ha dato tanto e, venute meno le forze o la possibilità, viene colpevolmente dimenticato.
 
3.     Si può avere la fortuna di una vita intensa che ci porta ad allacciare mille rapporti in mille posti diversi. In questo caso si diventa difficilmente afferrabili e si abituano i contatti ad essere cercati e, alla fine, nessuno cerca te. Quando cadi nella necessità nessuno se ne accorge; nessuno ti cerca e tu non hai la forza nemmeno di cercare più nessuno. È la solitudine più buia nella quale si può solo annaspare fino ad annegare.
 
4.     La solitudine delle donne che subiscono violenza nella quale sprofondano e la solitudine dell'uomo che fa violenza alla donna: colpevolmente non ha trovato adeguata educazione e formazione nella gestione delle sue pulsioni e sentimenti
 
5.     La pandemia assillante sviluppa chiusura, indifferenza, ostilità. Non lasciamoci indurire
 
6.     Signore, aiutaci a saper porre in atto quei piccoli gesti quotidiani capaci di generare vita: una telefonata, il prestito di un libro, un gesto di buon vicinato, una parola ricevuta condivisa. Gesti capaci di rovesciare le pietre che ci opprimono, a partire da quella della solitudine.
 
7.     Signore, perdonaci per non aver saputo porre in atto quei piccoli gesti quotidiani capaci di generare vita: una telefonata, il prestito di un libro, un gesto di buon vicinato, una parola ricevuta condivisa. Gesti capaci di rovesciare le pietre che ci opprimono, a partire da quella della solitudine.
 
8.     Preghiamo per la solitudine nella quale sprofondano le donne che subiscono violenza e ti chiediamo scusa  per quei genitori che non hanno saputo educare i propri figli a gestire i propri impulsi violenti e per la nostra società che non sa educare all’affettività e a saper distinguere tra l’innamoramento (che può nascondere la violenza) e l’amore che è dedizione al bene dell’altro.
 
9.     Chi vive una situazione di solitudine deve trovare la forza di chiedere attenzione, aiuto. Dall' altra parte dovrebbe esserci una comunità disposta ad ascoltare, a farsi prossimo.
 
10.  La solitudine mi fa pensare a me stessa e alle mie emozioni molto nei dettagli
 
11.  Ogni uomo nasce e muore solo ma per vivere ha bisogno dell'altro. Andrea
 
12.  Per me la solitudine è..... Ricerca di unità. Il corpo sarà solo, ma la mente è sempre alla ricerca di qualcosa, per non restare solo completamente
 
13.  La solitudine, in tempo di pandemia, è la mancanza di affettività...... Non puoi avere o dare gli abbracci che ti partono improvvisamente, non puoi dare una pacca sulla spalla per ridere o per sostenere, non puoi stringere la mano x salutare o per accarezzare chi sta solo aspettando quella tua carezza.... Franca
 
14.  Ho telefonato stasera ad Anna, lla nostra vicina novantenne, cittadina attiva e presenza preziosa della nostra comunità. Mi dice: sono psicologicamente a terra, senza potermi incontrare tutti i giorni con le  mie due amiche, senza le nostre  chiacchierate sulla panchina. Sono sola e preoccupata per tutti, i miei figli, i miei nipoti, per tutti. Queste sono le prove della vita. La mia preghiera di ogni giorno è "Insegnaci la strada per uscirne". Elena Cunial
 
15.  Ciao, a me la parola solitudine fa venire in mente un buio profondo
 
16.  La solitudine, in tempo di pandemia, è la mancanza di affettività...... Non puoi avere o dare gli abbracci che ti partono improvvisamente, non puoi dare una pacca sulla spalla per ridere o per sostenere, non puoi stringere la mano x salutare o per accarezzare chi sta solo aspettando quella tua carezza....
 
17.  Per me Solitudine è vedere gli ammalati (soprattutto anziani), che a causa della pandemia covid, non possono avere vicino un familiare in ospedale durante una visita o un ricovero. Raffaella
 
18.  Signore ti preghiamo, aiuta i Sacerdoti e le Comunità Parrocchiali a rotolare la pietra che chiude le porte delle Chiese all’Accoglienza delle persone Omoaffettive costringendole alla solitudine e alla invisibilità Per questo Ti preghiamo.
 
19.  Io la solitudine la associo alla tristezza
 
20.  La solitudine ci aiuta a riflettere su noi stessi. Essendo isolati dagli altri siamo più ascolto ai nostri problemi e i desideri. Quindi forse stare da solo ogni tanto non è così male.
 
21.  La solitudine non credo esista, credo esista piuttosto l'incapacità di tenersi compagnia da soli.
 
22.  Buio
 
23.  Io la solitudine la associo alla tristezza. Filippo
 
24.  La solitudine è bella se stai bene con te stesso, è un momento in cui puoi riflettere su te stesso e sulle relazioni che hai con gli altri. Filippo
 
25.  Solitudine: perdita dei cari, scomparsa dei riferimenti, indebolimento delle emozioni positive, abbandono a sé stessi.
 
26.  Tristezza
 
27.  La solitudine è una delle peggiori sensazioni... perché avere qualcuno al tuo fianco che possa aiutarti in ogni situazione penso sia essenziale.
 
28.  La parola "solitudine" mi fa pensare alla mancanza di amici, persone care di cui ci si può fidare ciecamente 
 
29.  La mia solitudine è arrivare a casa alle 7 di sera dopo aver affrontato tutto il giorno problemi del Covid e delle sue conseguenze nelle famiglie, e vedere una sofferenza nella mia famiglia, che non respira più, fatichiamo a comunicare, carichi di preoccupazioni che non riesci più a condividere, vedi poco e parli poco con gli amici, i familiari, tutti affannato e in angoscia. Mancano gli abbracci terapeutici, che dicevano più di tante parole. E ora ho difficoltà ad affidarmi a Dio, ad affidare a lui il mio cuore e le mie mani. Prima dicevo "ti affido le mie mani perché siano le tue mani" ora faccio fatica a dirlo. Ed è una vera solitudine.

30. Secondo me Ci sono due tipi di solitudine... Il primo é l'emarginazione, non avere voce in un mondo indifferente o addirittura ostile … Cercare una mano, una parola come acqua nel deserto.... e non trovarle...sentirsi invisibile in un mondo senza cuore. L'altro é la solitudine che ti porti dentro da una vita e che non hai il coraggio di raccontarla a nessuno... Ti chiudi dentro la propria solitudine che ti inghiotte senza che nessuno se ne accorga.... Antonella

31. Una situazione di solitudine, profonda, che ci può capitare, non soltanto in questo periodo di pandemia ma in qualsiasi momento della nostra vita, la di può vivere quando non c'è condivisione sui vissuti spirituali, quando siamo " estranei" l' uno all' altro/a riguardo a ciò che succede nel nostro intimo. Questa mancanza di comunicazione ostacola la comunione , appesantisce il cuore e non consente di togliere dal nostro cuore la "pietra" delle preoccupazioni, delle afflizioni, delle angosce. Ci viene incontro Gesù con la sua Parola che vuole farci trovare ristoro per le nostre anime. Proviamo a meditare MT.11, 28-30 e proviamo ad imparare da Gesù, mite e umile di cuore, come possiamo fare tutti noi, che siamo affaticati ed oppressi, a sperimentare "un giogo dolce e un carico leggero".   Francesca

32. La solitudine pià straziante è quella di mio fratello ricoverato e solo in ospedale. E quella mia che non posso andarlo a visitarlo….  

33. La solitudine è non essere capiti nei propri disagi mentali. Linda 

34. In questo momento la parola solitudine mi fa pensare a chi, per il lavoro che fa, è costretto a stare lontano dagli affetti più cari, isolandosi per proteggerli 

  

 

Gerolamo Induno: La sentinella

 

                L'Hospitalito di Domenica 22 novembre 2020 

Ospite all'Hospitalito di domenica scorsa è stato il giornalista Fabio Bozzato, esperto sul continente americano, che ha illustrato cosa abbiano significato i 4 anni di Trump e cosa ci si può attendere dal neo eletto Presidente degli Usa Biden (nella seconda foto).
Un secondo ospite è stato l'Imam Hammad che ha evidenziato alcuni aspetti dell'aciclica "Fratelli Tutti" molto apprezzata anche dalla Comunità Islamica e che ha consigliato di leggere a brevi passi in famiglia ogni sera con continuità (nella prima foto).




                      Il Programma Liturgico/Pastorale 2020/2021

Domenica 22 novembre l'Eucaristia è iniziata fuori della porta della Chiesa perchè è stato posto l'accento sulla scritta che sta sopra il portale: "Chi ci rotolerà la pietra" che farà da guida all'intero anno liturgico. Ci ha favorito la bella giornata di sole ed è stato annunciato quello che caratterizzerà l'Avvento che inizia domenica prossima 29 novembre (vedi il Foglietto parrocchiale "La Resurrezione" e quanto pubblicato a parte sul Blog)



Chi rotolerà via la pietra dal sepolcro? Le pietre che ostruiscono la vita

Ma, quella domanda contiene la speranza di poter rovesciare quella pietra e squarciare il buio della solitudine, di trasformare il disinteresse in capacità di attenzione all'altro: inizia così l'Avvento.





“Se tu squarciassi i cieli e scendessi!”

 

Domenica prossima inizia l’Avvento con questo grido. È una richiesta di aiuto che in questo tempo difficile di pandemia possiamo aver fatto o facciamo anche noi.

Una situazione di difficoltà prolungata della quale non si vede la fine, può portare stanchezza, alla tentazione di lasciar cadere le braccia, di lasciarsi andare, di assopire la mente come atteggiamento di autodifesa.

Dobbiamo invece aiutarci a rimanere svegli e attenti a quanto accade attorno a noi e chiediamo l’aiuto di tutti per poterlo essere.

Per questo, durante l'Avvento, domenica per domenica, proporremo di smuovere delle pietre che possono far chiudere il nostro cuore e chiediamo di aiutarci reciprocamente a chiamare per nome queste situazioni.

La prima pietra da rovesciare si chiama Solitudine.

 

Vi chiedo di inviare entro giovedì prossimo 26 novembre un SMS o un Whatsapp a questo numero telefonico: 379 208 0083 con una indicazione di situazioni di solitudine, di disagio, di chiusura in se stessi che conoscete, che sarebbe opportuno aiutare, alle quali sarebbe opportuno  dare attenzione.

Oppure di dire in poche parole cosa sia per voi o come vedete sia vissuta questa solitudine o, ancora, proporre una richiesta di perdono o di preghiera per situazioni alle quali, anche come Comunità, non riusciamo o siamo ancora riusciti ad aiutare nella loro solitudine.

Potrete invece anche segnalare situazioni che pongono o possono porre segni di speranza, di risveglio, all’interno della solitudine nella quale siamo spesso costretti a vivere in questo periodo di pandemia.

Pregare in tempo di pandemia

La pandemia da Covid-19 ha rilanciato una questione fondamentale: il valore e la potenza della preghiera.
Leader religiosi, anche il Papa, hanno invocato ripetutamente Dio per chiederne la fine: eppure non si è fermata. 
In passato l'intercessione a Dio attraverso Santi o Maria faceva fermare la lava, la peste. Perchè non funziona più oggi?

Seguendo il link qua sotto riportato, la convinicente risposta di  Annamaria Corallo, una teologa biblista esperta di modalità formative interattive. Ha conseguito la licenza (Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. S. Luigi), il dottorato in Teologia biblica (Pontificia Università Gregoriana), e ha completato, con il tirocinio, la Scuola per Formatori all’evangelizzazione e alla catechesi (Evangelizzare e l’Ufficio Catechistico Nazionale).

Seguendo questo link 

https://www.gettalarete.it/pregare-in-tempo-di-pandemia/?fbclid=IwAR01FWfMouh4PuCcMZzMddjZIqm0KlVLuwpVvEclvT6u6Q4wfNBnKwCWbzo 

L' HOSPITALITO è un'Eucarestia con lo sguardo aperto sul mondo, promossa da Pax Christi, un'opportunità offerta a tutti per vivere una Messa che, una volta al mese, non guarda l'orologio ma allarga l'orizzonte a tutta la realtà.


Chiesa della Parrocchia della SS. Risurrezione
Via Palladio 3, Marghera
ore 18,00


 


Sulla pagina Facebook dell'Agesci Marghera 1, l'ultimo post racconta come il 14 novembre 2020 Cecilia ha scelto di abbracciare la Comunità Capi per servire non domani, non quando la tempesta sarà passata, ma da subito.


(https://www.facebook.com/196514384021514/posts/1348342515505356/)

     Con tanti piccoli gesti possiamo creare un unico grande abbraccio; come? 

Il gruppo Missionario della Parrocchia Gesù Lavoratore propone di fare una spesa equo-solidale senza muoversi da casa via Whatsapp, per telefono o anche davanti alla Chiesa di S. Pio X la domenica dalle ore 11.12 alle ore 12.00. Quanto ordinato sarà consegnato a casa.

(In calce il volantino con i prodotti e il loro costo)



In questo periodo è più che mai opportuno sostenere le filiere etiche e continuare ad offrire prodotti che rispettano l’ambiente, la dignità dei lavoratori e la salute dei consumatori. 

                                   Non facciamo diventare “spesa” solo quella del supermercato! 


Il negozio che si intende sostenere in questi momenti di difficoltà della pandemia in corso, proponendo di acquistare presso di loro, è El Fontego che si trova in via Paruta 23/A Mestre (tel 041/959463 info@elfontego.it). Propone anche prodotti e ceste “natalizie”. 

El Fontego è un punto di vendita di prodotti alimentari e artigianali del sud del mondo, aderisce ad Equogarantito (l'Associazione Italiana del Commercio Equo e Solidale) e al Consorzio CTMAltromercato.












 

Appuntamenti

Gruppo Liturgico:  Lunedì 16 novembre 2020, ore 20.45 su piattaforma Zoom

                   Festa della Madonna della Salute



                                Eucaristia nella nostra Chiesa alle ore 10.30 

La Festa della Madonna della Salute 2020 sarà diversa e, nell’impossibilità di recarsi in pellegrinaggio alla Basilica veneziana per la pandemia in corso, si esprimerà in modo più capillare in tutto il territorio del Patriarcato.

Siamo tutti inviati a compiere il nostro pellegrinaggio attraverso la preghiera in famiglia, partecipando alla celebrazione nella Comunità Parrocchiale. 

Per chi non potesse partecipare alla Messa nella nostra Chiesa, l'Eucaristia celebrata dal Patriarca alle ore 11.00 sarà trasmessa anche in TV da Antenna 3 e sulla pagina FaceBook di Gente Veneta 

                                             Domenica 15 novembre 2020

                       Giornata Mondiale dei Poveri

                                      Il foglietto della nostra Parrocchia