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In ogni nuovo giorno

 


 [Berlino, Prinz-Albrecht-Straße]
19 dicembre 1944

Da forze buone avvolto in modo fedele e silenzioso
protetto e miracolosamente confidente
voglio queste giornate vivere con voi
ed entrare con voi nel nuovo anno.

Quello vecchio vuol tormentare ancora il nostro cuore
ancora ci opprime il duro peso dei miseri giorni:
oh, Signore, dona alle nostre anime impaurite
la salvezza, per cui ci hai creati.

E porgi tu il calice pesante, quello amaro
della sofferenza, pieno fino all’orlo estremo
e così noi lo prendiam da te, grati, senza tremare
dalla mano tua, buona e amata.

Ma certo: vuoi donarci ancora gioia,
per questo mondo e per il chiarore del suo sole
allora il passato vogliamo ripensare
e così l’intera vita nostra ti appartiene.

Oggi fa ardere calde e chiare le candele
che hai trasportato tu alla nostra oscurità;
conducici, se si può, di nuovo insieme.
È ciò che noi sappiamo: arde di luce la notte tua.

Quando su noi discende il silenzio profondo
oh, lascia che udiamo quel timbro pieno
del mondo, che invisibile s’estende intorno a noi,
di tutti i figli tuoi canto alto di lode.

Da forze buone, miracolosamente accolti,
qualunque cosa accada, attendiamo confidenti.
Dio è con noi alla sera e al mattino,
e stanne certa, in ogni nuovo giorno.

Tratto da: Dietrich Bonhoeffer, Poesie, a cura di A. Melloni, Qiqajon, Magnano 1999.

Dietrich Bonhoeffer scrive questi versi nell’Avvento del 1944: sono parte di una lettera alla fidanzata Maria. Nascono ripercorrendo l’anno passato, accogliendo il nuovo che sopraggiunge. Si tratta di una personalissima sintesi del significato del tempo, delle fatiche che esso pone, della speranza che anima chi vive l’attesa del Signore e ogni nuovo giorno come occasione di credere alla sua vicinanza.
Sono scritti dal carcere della Gestapo dove era rinchiuso con l’accusa di aver progettato un colpo di stato contro Hitler. Il luogo in cui maturano queste parole conferisce loro un significato ancor più carico e più generoso: ci ricordano quella fiducia a caro prezzo che dobbiamo rinnovare con coraggio ogni nuovo giorno, poiché ogni giorno nuovo è avvento del Signore nella vita.



Preghiera per la tavola fine anno e inizio del novo


 


 

Accendiamo una candela al centro della nostra tavola e preghiamo con questa preghiera:

 

Signore Gesù,

in quest’anno difficile che finisce e in questo nuovo che avanza, tu sei qui in mezzo a noi. Quale grande sorpresa oltre ogni nostra attesa! 
Tu sei la nostra vera gioia, la nostra speranza, la luce che sbaraglia le nostre tenebre.

Signore Gesù,
rimani per sempre in mezzo a noi,
come lampada che guida i nostri passi,
come bussola che orienta la nostra navigazione.

Benedici ora questo nostro pasto frutto del nostro lavoro e dei tuoi doni, aiutaci a condividerlo nella semplice gioia che viene da te per continuare a vivere ciò che ci doni. 

Amen

 


Le prossime preghiere per la tavola: 


- domenica 3 gennaio 2021, II dopo Natale

- mercoledì 6 gennaio 2021, Epifania


 Dio viene nel silenzio 

Da "Il Signore" di Romano Guardini 

La liturgia natalizia contiene questi due versetti del capitolo diciottesimo della Sapienza: «Mentre un quieto silenzio avvolgeva ogni cosa e la notte giungeva a metà del suo corso, l’onnipotente tua Parola si slanciò dal cielo, dal tuo trono regale» (14-15). Queste parole parlano del mistero dell’incarnazione e il silenzio infinito, che vi opera dentro, trova in esse la più̀ felice espressione. Le grandi realtà̀ maturano nel silenzio. Non già̀ nel chiasso e nel lusso degli avvenimenti esterni, ma nella chiarezza della vista interiore, nel cauto procedimento della decisione, nel sacrificio nascosto e nell’abnegazione: quando il cuore è toccato dall’amo- re, la libertà dello spirito chiamata all’azione e il suo grembo fecondo per l’opera. Le forze che non fanno strepito sono quelle che realmente valgono. Indirizziamo ora la nostra attenzione al più̀ tacito di tutti gli eventi, a quello che viene nel silenzio, da Dio, sottratto ad ogni pressione... 

Perchè sono nato

                                                   ("Natività": foto di Gianni Bacci scattata in Iran)
 Perché sono nato 

di Lambert Noben 

Sono nato nudo, dice Dio
perché tu sappia spogliarti di te stesso. 

Sono nato povero
perché tu possa considerarmi l’unica ricchezza. 

Sono nato in una stalla
perché tu impari a santificare ogni ambiente. 

Sono nato debole, dice Dio
perché tu non abbia mai paura di me. 

Sono nato per amore
perché tu non dubiti mai del mio amore. 

Sono nato di notte
perché tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà. 

Sono nato persona, dice Dio
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. 

Sono nato uomo
perché tu possa essere “dio”. 

Sono nato perseguitato
perché tu sappia accettare le difficoltà. 

Sono nato nella semplicità
perché tu smetta di essere complicato. 

Sono nato nella tua vita, dice Dio 

per portare tutti alla casa del Padre.

Solo la fraternità fa Natale

Al Natale zuccheroso dei buoni sentimenti, Imam e Parroco preferiscono il Natale della "fratellanza umana, che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali" (Fratelli Tutti 285) 


https://www.youtube.com/watch?v=_XZ8I9NqVGo&feature=share&fbclid=IwAR2WHPcXVE74kkmZgGXIh_mikoO1TCQlIrSWnUZyzskAfQ2rqkLTCstAjvA

PREGHIERA DI NATALE: Le lanterne dei pastori e un Dio non "distanziato"

https://www.youtube.com/watch?v=5tKBtExnP9w

PREGHIERA DI NATALE: Le lanterne dei pastori e un Dio non "distanziato"

di don Angelo Casati letta da Giovanni Crippa


Preghiera per la benedizione della tavola per Domenica 27 dicembre - S. Giovanni Evangelista


 

Accendiamo una candela al centro della nostra tavola e preghiamo con questa preghiera:

 

Signore Gesù che sei venuto, vieni e verrai, donaci e concedici di avere sempre:

-  quella capacità di vedere che cosa manca per trovare il loro compimento alle cose e a chi ci circonda, così che ce ne prendiamo cura

-    il senso del mistero che ci consente di trovare il “nuovo” in ogni cosa, anche in quella più consueta

-  la forza e il coraggio di essere sempre come bambini perché solo loro sanno ricevere la vita come dono e viverla ringraziando 


Benedici ora questo nostro pasto frutto dei tuoi doni e del nostro lavoro, aiutaci a condividerlo nella semplice gioia che viene da te per continuare a vivere ciò che ci doni. 

Vieni Signore Gesù, Maranatha!

 


Le prossime preghiere per la tavola: 


- venerdì 1 gennaio 2021, Maria SS. Madre di Dio e Giornata della pace

- domenica 3 gennaio 2021, II dopo Natale

- mercoledì 6 gennaio 2021, Epifania

Il Foglietto "La Resurrezione" di Natale 2020








La Cita e la sua Fraternità oggi 26 dicembre in TV - ore 16.00


 OGGI IN TV, 2minuti e 27 secondi saranno dedicati al Natale della nostra Fraternità alla CITA, con il fratello Imam Hammad e il nostro Amadou, su RAI 1 dalle 16.00 ''Italia sì'' i nostri Natali indimenticabili 

https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2020/12/A-Italia-si-i-nostri-Natali-indimenticabili-0a972c48-2d98-4f2c-878f-fc67c5a78530-ssi.html

Preghiera benedizione della tavola per S. Stefano

 Attenzione: ci sono altre due nuove ricette aggiunte sul post "Le nostre ricette di Natale"



Preghiera benedizione della tavola per  S. Stefano

 

Accendiamo una candela al centro della nostra tavola e preghiamo con una di queste preghiere:

 

Signore sei venuto, vieni e verrai:

Vieni come vita in questo momento nel quale percepiamo la nostra come minacciata.

Vieni come pane in questo momento nel quale abbiamo fame di relazioni. 

Vieni come forza che ci permette di attraversare questo momento difficile della nostra storia che ci spaventa e ci fa provare paura.

Vieni come luce in queste tenebre nelle quali brancoliamo nel buio.

Vieni non per toglierci la fatica di questo nostro cammino, ma per capire quali passi possiamo fare assieme per uscirne.

Benedici ora questo nostro pasto frutto del nostro lavoro e dei tuoi doni, aiutaci a condividerlo nella semplice gioia che viene da te per continuare a fare, seguendoti, ciò che ci chiedi.

Vieni Signore Gesù, Maranatha!

 

 

Nessuno lasci andare la mano dell'altro!

https://www.youtube.com/watch?v=N_E5_US0FAk&fbclid=IwAR17nYunRx9SRpE-Bya9B77Uh_dpfmTuBKksCgASTWZohcD4j5J1JP4TZQg 

Ecco il video del collegamento con p. Dario, missionario in Amazzonia al confine tra Brasile e Venezuela per gli auguri di Natale e la proposta di un segno di pace

(unire le nostre mani una con l'altra come una catena a dire che siamo una cosa sola, in memoria di quella umana che facevano i prigionieri politici in Brasile quando i militari al buio venivano per prendere uno per torturarlo cercando di impedirlo)

Quattro i pacchi dono aperti in Comunità per questo Natale


 Quattro sono i pacchi dono sull'altare questo Natale della nostra Parrocchia che sono stati aperti:

1) L'attenzione ai poveri con l'iniziativa "DO.MANI alla speranza" con la quale si aiuteranno alcune famiglie in difficoltà (vedi la notizia su La Resurrezione, il notiziario di Natale della Comunità e in un altro apposito post che fra breve sarà sul nostro Blog)

2) L'enciclica di Papa Francesco "Fratelli Tutti", chi ancora non l'avesse è stato invitato a prenderne una copia sul tavolo in fondo alla Chiesa

3) Il collegamento per gli auguri di Natale e il suggerimento di particolare gesto di pace  con p. Dario dalla regione amazzonica al confine con il Venezuela in Brasile (unire le nostre mani una con l'altra come una catena a dire che siamo una cosa sola, in memoria di quella umana che facevano i prigionieri politici in Brasile quando i militari al buio venivano per prendere uno per torturarlo cercando di impedirlo)

https://www.youtube.com/watch?v=N_E5_US0FAk&fbclid=IwAR17nYunRx9SRpE-Bya9B77Uh_dpfmTuBKksCgASTWZohcD4j5J1JP4TZQg

4) La presenza a Venezia per la normale manutenzione della nave "Mare Ionio" dell'Organizzazione umanitaria Mediterranea che naviga per salvare i migranti in difficoltà ed è possibile visitare ( https://mediterranearescue.org/news/la-mare-jonio-a-venezia-per-lavori-di-manutenzione-accolta-dalle-attiviste-e-attivisti/ )




Natale 2020 - La preghiera della nostra Comunità

 



Introduzione alla Liturgia Eucaristica

 

Quale è il dono, il messaggio che la liturgia desidera darci oggi?

Per capirlo è necessario ricapitolare il cammino che ci ha fatto fare in questo Avvento. 

All’inizio c’è stata una promessa, “il Signore tornerà” che, la prima Domenica di Avvento è sfociata in un grido, in una invocazione: “Se tu squarciassi i cieli e scendessi!”. 

In seguito via via ci ha invitato a non temere perché certamente il Signore tornerà e ci radunerà tutti. È però necessario rimanere svegli, pronti a scorgere i segni che lo annunciano e che siamo chiamati ad accogliere e far crescere testimoniandoli, coscienti però che sono opera del Signore, non nostra. Sono i nomi positivi delle pietre che abbiamo rotolato via domenica dopo domenica. 

Oggi è Natale ma non ci viene chiesto di festeggiare un compleanno, bensì di celebrare il compimento della promessa iniziale: “il Signore tornerà” e, questo, non accadrà in un futuro vicino o lontano tra squilli di tromba ed eventi straordinari, è già nel nostro presente, in ogni istante della nostra vita perché Gesù, il Signore, l’Emanuele ci ha assicurato che sarà con noi fino tutti i giorni fino alla fine dei tempi.

Ecco allora il senso del Natale, quello che la Liturgia oggi con forza ci propone: saper riconoscere nelle piccole cose, come nella fragilità di un bambino che ha bisogno di tutto, la presenza del Signore che è presente, è venuto, viene e verrà nel silenzio, senza clamori.

È un invito a saperlo riconoscere nelle nostre fragilità che questa pandemia sta portando alla luce, come le quattro Pietre che abbiamo rotolato via domenica dopo domenica, nella nostra umanità non in guerra ma in cura, nelle fragilità di chi percorre strade difficili per trovare una vita migliore, per chi vive nella povertà, da straniero, nelle malattie, nella solitudine o nell’abbandono….

 

 

Stefania e Lara ci hanno invitato e ci invitano a pregare così:

 

Gesù, Parola che illumina le tenebre di questo mondo malato, sii sempre sulle labbra di Papa Francesco e di tutti i pastori delle Chiese per guidare alla fraternità l’umanità accecata da egoismo e avidità nonostante tutte le difficoltà che quest’anno ci ha portato. Ricordaci che nessuno si salva da solo.

 

Dona, Signore, speranza a tutta l’umanità, provata dalla pandemia come ci ricorda Papa Francesco: “In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose (salute, lavoro, abbracci), ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è nato e vive accanto a noi”.

Custodisci la nostra fede, sostienici nella paura e nello sconforto, aiutaci a non vacillare nella barca in tempesta.

 

Signore ti preghiamo in questa Notte Santa per tutti i sofferenti nel corpo e nello spirito, per i nostri anziani, per chi è in ospedale, per chi non ha una casa, per chi soffre a causa della solitudine, dell’ingiustizia e di questa pandemia. Sostienili e proteggili con la forza del tuo amore e del tuo Spirito, dona loro speranza e salvezza. Affidiamo tutti questi nostri fratelli e sorelle all’abbraccio tenerissimo di Maria Santissima. 

 

Per la nostra Comunità della Risurrezione che ha celebrato da poco il cinquantesimo della sua costituzione, per tutti noi qui presenti, per i nostri fratelli e sorelle che non sono potuti venire qui questa sera, per chi è in viaggio, per chi è lontano, per tutti i nostri cari che non sono più con noi e ci hanno preceduto nella casa del Padre.

Signore donaci la pace perché possiamo vivere questo Natale nella serenità, nell’amicizia e nella fraterna condivisione senza dimenticare chi è più povero di beni e di affetto.








Le nostre ricette di Natale

A NATALE: A TAVOLA ASSIEME, CONDIVIDENDO LE NOSTRE RICETTE

 

Ecco le ricette che ci siamo regalati a vicenda di un piatto che nella nostra famiglia non manca mai il giorno di Natale, è un po’ come ospitarci reciprocamente nelle nostre famiglie ridotte dalla pandemia.

Questo Natale non passerà alla storia solo per il lockdown ma ci resterà impresso anche per questi piccoli doni che ci siamo fatti. Ci sembrerà di avere a tavola tanti amici nelle nostre famiglie anche se solo immaginando i sapori dei loro piatti. Attraverso questi potremo ricordare il loro sorriso e la loro solidarietà: ci sentiremo un po’ tutti un po’ meno soli.

Di seguito trovate solo un assaggio, sul Blog (www. parrocchiarisurrezione.blogspot.com) troverete tutte le altre che sono giunte.


Un suggerimento: prima di iniziare a mangiare il giorno di Natale, mettiamo al centro della tavola una candela e accendiamola condividendo questa benedizione:


Ti benediciamo Signore Dio nostro,
perché́ tu hai voluto che tuo Figlio Gesù̀
mettesse la sua tenda tra di noi
e nascesse come uomo a Betlemme, la casa del pane: 

dona a tutti noi, figli da te amati, la tua pace
in questo giorno di festa,
e la nostra tavola ricca dei tuoi doni
dica la nostra gioia
per la tua presenza in mezzo a noi.
Sii benedetto ora e sempre. Amen.



Nel nostro Blog, oltre alle altre ricette, nei giorni di festa (26 e 27 dicembre, 1 – 3 e 6 gennaio) troverete una nuova preghiera per la benedizione della tavola. Sapere che tutti la reciteremo sarà un altro bel segno di comunione e ci sentiremo tutti un po’ meno soli.


 

GANASSE DI MANZO AL GINEPRO


Ingredienti (per sei persone)

due ganasce di manzo del peso di un 1/2 Kg cadauna 

una cipolla

una carota

un rametto di rosmarino

una decina di bacche di ginepro

qualche chiodo di garofano

un bastoncino di cannella da grattare

una spruzzata di dragoncello

sale

pepe

olio evo

burro


La preparazione è molto semplice

In una casseruola si mette a rosolare a fuoco vivace del burro con dell'olio extravergine poi si aggiungono le due ganasce e si fanno sigillare le parti esterne rigirandole.

Quando sono sigillate, si abbassa il fuoco e si aggiunge la cipolla, la carota a pezzetti, le bacche di ginepro, i chiodi di garofano, la cannella, il dragoncello. Si copre e si lascia cuocere a fuoco lentissimo per circa tre ore. Si deve scegliere il gas con la corona più piccola.

A cottura ultimata si estraggono le ganasce e si frulla il fondo di cottura fino a ottenere una cremetta densa. 

La carne va tagliata a fettine sottili e servita con il condimento così raddensato.

Si può abbinare a piacere con delle patate lesse o con della polenta bianca madreperla.

Buona degustazione

Eugenio

 

CONIGLIO ALLA SANREMASCA 

(Cuniu a-a sanremasca, Liguria)


Ingredienti:


1 coniglio di 1 kg, 

1 cipolla, 

1 spicchio d’aglio, 

3 rametti di rosmarino, 

40 g. di pinoli, 

100 g. di olive sanremasche snocciolate (piccole e scure sotto olio d’oliva), 

½ bicchiere d’olio extravergine di oliva, 

1 bicchiere di vino bianco secco, 

brodo e sale



All’uso di Sanremo

Tagliare il coniglio a pezzi, salarlo a piacere e rosolarlo nell’olio in un tegame con la cipolla tritata, aggiungere il vino e cuocere aggiungendo, all’occorrenza, un poco di brodo. Nel frattempo tritare i pinoli, l’aglio, il rosmarino e le olive snocciolate, mettendone una quindicina da parte intere. Dopo circa 40 minuti di cottura aggiungere nel tegame il trito e continuare a cuocere per altri 15 minuti, aggiungere le olive intere e terminare la cottura. Servire tiepido

PS: (se si cucina il giorno prima, il giorno dopo per il pranzo basta scaldarlo; è ancora più appetibile)

Clan Boccardo

 

 

 

 

IL DOLCE PER QUANDO SI È SAZI

 

Il Natale a casa mia è sempre stato caratterizzato da un cibo molto semplice ma ricco che appariva a fine pasto, dopo brindisi, panettoni e pandori vari arricchiti da creme con i quali venivano arricchiti. 

La comparsa di quel piatto stava a dire che era un giorno talmente speciale che non bastava tutto quanto si era già mangiato, doveva esserci un qualcosa “di più”, di “particolare”. Una specie di Afiquoman nella Cena Pasquale Ebraica (un pezzo della seconda delle tre azzime che sono sul piatto, che viene nascosto e mangiato alla fine del pasto quando si è sazi).

Viene fatto circolare un grande piatto pieno di datteri, aperti a metà, ai quali era stato tolto l’osso e farciti di mascarpone nel quale era immerso un gheriglio di noce.

Il mettere assieme il dolce del dattero con l’amarognolo della noce vuole anche significare la vita che un insieme di gioie e dolori, di fatiche e momenti felici. Lo stesso significato dei confetti che vengono distribuiti nelle nozze.

Lucio

 

 

DOLCE DI NATALE

 

La mia ricetta è molto variabile secondo quello che offre il mercato.

Frutta secca sbucciata di ogni tipo gr. 300; pinoli gr. 100/200 (secondo il prezzo); frutta disidratata (albicocche, mango, zenzero, arance, limoni, ecc.) gr 200/300; uvetta gr 500; miele hg 1000/1500, farina gr 1000, cacao amaro 2 scatole. Cognac, distillato di frutta.

Per lo squaglio:

Kg 1,200 cioccolato fondente; cl 400/600 panna liquida fresca; cannella s.g.; cucchiaini 2/3 caffè solubile.

L'uvetta va tenuta a bagno nel cognac per 3/4 h, la frutta disidratata almeno 1h nel liquore più dolce. (Quest'anno ho usato il distillato di mirtilli e dello sherry).

In un grande recipiente mescoli ben ben farina e cacao e poi, sempre mescolando la frutta secca. Poi la frutta disidratata e l'uvetta. Sempre mescolando aggiungi il miele a filo q.b. Quando l'impasto sarà ben fatto copri ermeticamente il recipiente e lo tieni in un luogo fresco 5/6 gg. Quindi lo prenderai e lo metterai in forno a 180/200^ per 30/40 m. Quindi lo lascerai asciugare per 3/4 gg e potrai preparare lo squaglio a bagnomaria: panna, cioccolato a pezzi, caffè, cannella e quando sarà ben amalgamato lo metterai sui dolci. 4/5 gg al fresco ad asciugare e poi potrai gustarlo.

Queste dosi sono per kg 10 di dolce, per farne meno devi ridurre gli ingredienti, ma basilari sono noci, mandorle, nocciole, pinoli e uvetta. La frutta disidratata l'ho aggiunta io come tocco personale, mentre lo squaglio lo ha aggiunto mia madre, che, però, usava il burro al posto della panna.

Se avete bisogno di chiarimenti sono pronta!

Laura

 

 

BROWNIES DI NATALE

(di Stefy & Lory )

 

Ingredienti (per circa 8 persone) 

  • 150 gr Cioccolato fondente 
  •   80 gr Burro 
  •  170 gr Zucchero 
  •      2 Uova 
  • 130 gr Farina 
  • 1/2 cucchiaino Lievito in polvere per dolci 
  • 120 gr Noci (sgusciate) 
  • 1 pizzico Sale 
  • Zucchero a velo, q.b.

Preparazione

1.  Tritare grossolanamente le noci e tenere da parte. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro. 

  1. Trasferire il cioccolato in una ciotola. Aggiungere lo zucchero e le uova ed amalgamare bene. Incorporare la farina ed il lievito setacciati ed amalgamare. Infine, incorporare un pizzico di sale e le noci precedentemente tritate e mescolare bene. 
  2. Trasferire il composto in una teglia da forno, livellare bene la superficie e cuocere a 180° per circa 20-25 minuti (non di più in quanto l’impasto deve risultare morbido). Sfornare e lasciar raffreddare completamente prima di procedere con il taglio del dolce a quadrotti. Spolverare con zucchero a velo, a piacere. 

Note

È possibile sostituire le noci con la frutta secca preferita (nocciole, pistacchi, ecc).
Per rendere più golosa la ricetta, è possibile aggiungere 40-50 gr di gocce di cioccolato, quando all’impasto si incorporano le noci (fine punto 2).   
Inoltre, per fare della ricetta la regina della “cioccolosità”, è possibile creare una copertura cremosa con 60 gr di cioccolato fondente e 30 gr di panna fresca (anziché́ spolverare con zucchero a velo): scaldare la panna e versarla poi sul cioccolato parzialmente fuso. Mescolare bene fino a creare un'emulsione. Versare il cioccolato fuso sulla superficie del brownie (prima di tagliarlo a quadrotti) e con una spatola coprire bene, creando un effetto decorativo a onda. 

 

  

 

BRACIOLETTE DA GIU’ 

(di Giovanna )

 

Ingredienti (a occhio a seconda di quante persone a tavola) 


·     Carpaccio di vitello (come alternativa più̀ economica si può̀ usare anche il petto di pollo a fettine sottilissime) 

·      olio 

·      aceto 

  • pangrattato 
  • prezzemolo 
  • provolone dolce a cubetti 
  • sale q.b. 
  • bastoncini per spiedini

Preparazione

1.     far asciugare bene le fettine di carne su carta assorbente. Nel frattempo preparare in un piatto fondo, l’olio d’oliva (iniziando con circa 100 ml e poi si può̀ rabboccare naturalmente) e mescolarci un cucchiaino di aceto di mele (o altro aceto che si ha in casa). Predisporre poi in un altro piatto, abbondante pangrattato con un ciuffetto di prezzemolo tritato e un pizzico di sale. 

2.     iniziare a passare solo un lato di ciascuna fettina di carne nell’olio/aceto, poi passare quello stesso lato inumidito nel pangrattato e quindi inserire il cubetto di provolone al centro, richiudendo bene tutti i lati. Dovrebbe risultare un involtino di carne ripieno, una “bombetta”. Ripassare leggermente l’involtino nel pangrattato. A questo punto inserire il primo involtino nello spiedino e continuare man mano per tutte le fettine. Per ciascun spiedino, dovrebbero esserci 4-5 involtini. 

3.     riporre gli spiedini in una teglia rivestita di carta da forno, dove si potranno distribuire gli eventuali ingredienti avanzati (olio/aceto e pangrattato) sopra gli spiedini di carne. Se non vi è avanzato olio dal procedimento, innaffiarne gli spiedini prima di metterli in forno. 

4.     cuocere in forno preriscaldato (modalità tradizionale) a 180° per 15-20 minuti, non di più, per mantenerne la morbidezza. 


 

CROCCHETTE DI MELANZANE 

(di nonna Olga)

 

Dosi per 4 persone

Ingredienti: 800 g melanzane, 100g mortadella, 2 uova, 50g parmigiano grattugiato, 50g pecorino grattugiato, 120g pangrattato (se non si ha pecorino, bastano 80g parmigiano)

Preparazione: Lavate le melanzane, eliminate le estremità, sbucciatele, tagliatele a dadi e fatele lessare per 10-15 minuti in acqua salata. Scolatele e lasciatele raffreddare, sotto peso, per una mezz'oretta. 

Sbattete le uova, aggiungetevi le melanzane, il parmigiano, il pecorino, la mortadella e tanto pane grattugiato quanto basta per ottenere un composto sodo. 

Mescolate bene gli ingredienti e formate con l'impasto delle polpette allungate, passatele nel pangrattato, friggetele in abbondante olio di semi caldo, scolatele e appoggiatele su un foglio di carta assorbente. 

 

Nota: per le dimensioni delle crocchette, nonna usa un dosatore per gelato. Prende una grossa pallina e la divide in due e quella è la quantità per una crocchetta. 

Marta e Luciano Zago

 

 

POLPETTE DI TONNO E PATATE

(di Abigail)

 

 

Ingredienti:

 

·      700 gr di patate lesse

·      300 gr di tonno in scatola ben sgocciolato o dei trancetti di tonno

·      1 uovo (per coloro che sono allergici sostituire con poco pan grattato)

·      15 gr Parmigiano Reggiano grattugiato

·      10 gr di prezzemolo tritato

·      Un poco di scorza grattugiata di limone (se si desidera delle polpette più saporite)

·      Olio extra vergine di oliva o altro q.b.

·      Pangrattato q.b.

·      Sale q.b

 

Per preparare le polpette di tonno e patate si consiglia di utilizzare delle patate lesse abbastanza asciutte e sode, meglio a pasta gialla, l’importante è che non siano troppo ricche di acqua, altrimenti le polpette tenderanno a disfarsi in cottura. Inoltre sgocciolare bene il tonno o i trancetti di tonno dal proprio olio.

Preparazione

·      Sbucciare e lessare 700 gr di patate (meglio cucinarle al vapore per esempio con la pentola a pressione) appena sono tiepide o fredde ridurle poi in purea utilizzando lo schiacciapatate e metterle in una ciotola.

·      Sbriciolare 300 gr di tonno in scatola o dei trancetti di tonno ben sgocciolati e aggiungerli alla purea di patate insieme all’uovo (se si è allergici utilizzare un poco di pangrattato), 15 gr di Parmigiano Reggiano, un poco di scorza grattugiata di limone (se si desidera delle polpette più saporite), 10 gr di prezzemolo tritato ed un pizzico di sale. Impastare tutti questi ingredienti fino ad ottenere un composto sodo e malleabile. Se si vede che l’impasto è troppo morbido si può aggiungere un po’ di pangrattato, per renderlo più sodo.

·      Lasciare riposare il composto per 15 minuti, poi prenderne un po’ alla volta con un cucchiaio (circa 40-42 gr) e formare con le mani delle polpettine leggermente schiacciate.

·      Riscaldare il forno a 200° in modalità statica. Foderare una teglia con carta forno e ungerla con un po’ di olio extra vergine di oliva o altro olio a piacere. Versare pan grattato in un piatto e passare le polpettine nel pane grattugiato davanti e dietro e fare attenzione che aderisca su tutti i lati.

·      Sistemate le polpette nella teglia foderata con carta forno e spruzzarle con un po’ d’olio in modo uniforme (meglio se si utilizza uno spruzzino per olio). Infornare per 15 minuti, trascorso il tempo, girare le polpette sull’altro lato e continuare la cottura per altri 15 minuti fino a quando diventano dorate. Se dovessero essere poco sode o con l’esterno poco dorato accedere per un paio di minuti la modalità grill del forno.

·      Servite calde e … buon appetito da 

Lara, Paolo e Abigail.

 

CASTAGNACCIO

(Ricetta di mamma Marcella)

 

Questa ricetta è una ricetta toscana che mi ha insegnato mia mamma Marcella.

È un dolce che si adatta a tutti, anche ai celiaci, ai vegani e ai diabetici: non contiene farina di grano uova, burro, zucchero. Mamma ce lo preparava per Natale.

Dosi (per sei persone)


300 gr. di farina di castagne

1/2 litro di acqua di rubinetto

un rametto di rosmarino

3 cucchiai di Olio extravergine di Oliva

100 gr. di uvetta sultanina

noci a piacere

un pizzico di sale


La preparazione è molto semplice

Si versa la farina di castagne in una terrina, si aggiunge l'acqua amalgamandola alla farina molto lentamente si deve ottenere un composto liquido. Se risulta troppo denso aggiungere ancora acqua.

Ungere con olio una terrina rotonda di circa 30 cm di diametro versare il composto, aggiungere l'uvetta ammollata precedentemente in acqua tiepida le noci, il pizzico di sale e le fogliette del rosmarino fresco aggiungere i tre cucchiai di olio di oliva senza mescolare.

Infornare per 30 minuti alla temperatura di 200 gradi

L'impasto cotto deve avere la consistenza di una polenta. Tagliare a fette e consumare calda con una tisana.

Buona degustazione

Eugenio Parziale

 


I TORTELLINI DI LUISA

Per la pasta:

- 500 gr di farina 

- 5 uova 

- sale 

- munirsi di matterello e fare una sfoglia molto sottile 

Per il ripieno:

- carne macinata di vitello, manzo, maiale e mortadella (stessé dosi), macinare il tutto,

- nel composto del ripieno aggiungere noce moscata, parmigiano in abbondanza, sale, pepe.

Tempi di cottura: circa 20 minuti 

 

Buon appetito

Maria Luisa


ANTIPASTO SALMONE CON PATATE E PANNA ACIDA
(per 4 persone)

 

ingredienti

gr 400     patate

gr 400     salmone affumicato

ml 300     panna

1/2          limone (succo)

erba cipollina, sale a piacere

 

preparazione

1 mescolare la panna con il succo di mezzo limone e farla riposare in modo che si addensi

2 lessare le patate e quindi tagliarle a cubetti

3. disporre i cubetti di patata al centro di un piatto, quindi aggiungere a raggera le fette di salmone affumicato

4 versare sopra a tutto la panna acida e decorare con un po' di erba cipollina tritata

5 mangiare subito, prima che le patate si raffreddino.

 

Silvia

 


LINGUINE CON CREMA ALL’ARANCIA E RADICCHIO
(per 3 persone)

 

ingredienti

gr 200     Linguine

gr 400     Radicchio

1              arancia

1              patata

1              confezione di panna (vegetale)

qb            prezzemolo, sale, olio evo

 

preparazione

Dividere il radicchio, metà crudo tagliato fine condito con olio evo sale e poco limone, l'altra metà tagliato nel verso della lunghezza spadellarlo a fiamma vivace con poco olio e sale... Giusto un attimo cosî che mantenga l'anima croccante

Nel frattempo lessare la patata e frullarla con il succo d'arancia e mezzo bicchiere di panna vegetale ... Se la patata é troppo farinosa  aumentare la dose di succo

Quindi colare la pasta ma non del tutto... Lasciare poca della sua acqua di cottura condire con il radicchio crudo e la cremina composta dal succo d'arancia e patata, disporre nel piatto e decorare con il radicchio spadellato e il prezzemolo

Antonella