Domenica prossima inizia l’Avvento con questo grido. È una richiesta di aiuto che in questo tempo difficile di pandemia possiamo aver fatto o facciamo anche noi.
Una situazione di difficoltà prolungata della quale non si vede la fine, può portare stanchezza, alla tentazione di lasciar cadere le braccia, di lasciarsi andare, di assopire la mente come atteggiamento di autodifesa.
Dobbiamo invece aiutarci a rimanere svegli e attenti a quanto accade attorno a noi e chiediamo l’aiuto di tutti per poterlo essere.
Per questo, durante l'Avvento, domenica per domenica, proporremo di smuovere delle pietre che possono far chiudere il nostro cuore e chiediamo di aiutarci reciprocamente a chiamare per nome queste situazioni.
La prima pietra da rovesciare si chiama Solitudine.
Vi chiedo di inviare entro giovedì prossimo 26 novembre un SMS o un Whatsapp a questo numero telefonico: 379 208 0083 con una indicazione di situazioni di solitudine, di disagio, di chiusura in se stessi che conoscete, che sarebbe opportuno aiutare, alle quali sarebbe opportuno dare attenzione.
Oppure di dire in poche parole cosa sia per voi o come vedete sia vissuta questa solitudine o, ancora, proporre una richiesta di perdono o di preghiera per situazioni alle quali, anche come Comunità, non riusciamo o siamo ancora riusciti ad aiutare nella loro solitudine.
Potrete invece anche segnalare situazioni che pongono o possono porre segni di speranza, di risveglio, all’interno della solitudine nella quale siamo spesso costretti a vivere in questo periodo di pandemia.
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