INTRODUZIONE:
La liturgia di questa ultima domenica del tempo ordinario ci propone letture per ponderare il valore della regalità e dell’alleanza: nella prima lettura re Davide viene unto dagli anziani e riconosciuto come capo d’Israele, mentre nella seconda Paolo presenta Gesù come capostipite di un nuovo amore di Dio trasmesso agli uomini.
Nel Vangelo contempliamo Gesù sulla croce: Luca presenta le reazioni dei vari testimoni della crocifissione di Gesù, dal popolo che sta a guardare ai soldati che lo deridono fino ai sommi sacerdoti che soddisfatti lo sfidano: sembra infatti che abbiano ripreso “potere” sul popolo che fino a poco prima seguiva Gesù che presentava Dio come Padre misericordioso, che vuole la felicità e l’uguaglianza di tutti i suoi figli. Ora sembra che il Dio dei sommi sacerdoti, degli scribi e dei farisei, sia il vincitore, e che il Dio di Gesù sia impotente. Puntano il dito: “Ha salvato altri! Salvi sé stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto”. Ma Gesù non è venuto per stare seduto su un comodo trono, ma appeso ad un patibolo opera come servo messo in croce dai potenti; spogliato di tutto ma ricco di amore, dal trono della croce non ammaestra più le folle con la parola, non alza più la mano per insegnare. Fa di più: non punta il dito contro nessuno, ma apre le braccia a tutti. Così si manifesta il nostro Re: a braccia aperte.E citando il nostro caro Papa Francesco “Solo entrando nel suo abbraccio noi capiamo: capiamo che Dio si è spinto fino a lì, fino al paradosso della croce, proprio per abbracciare tutto di noi, anche quanto di più distante c’era da Lui: la nostra morte, il nostro dolore, le nostre povertà, le nostre fragilità e le nostre miserie. E Lui ha abbracciato tutto questo. Si è fatto servo perché ciascuno di noi si senta figlio.”
INTENZIONI PENITENZIALI:
1) Signore, se non ascoltiamo il grido degli oppressi che cercano la pace nella giustizia - Kyrie eleison
2) Cristo, perdonaci se non apriamo le nostre braccia a chi ne ha bisogno - Kriste eleison
3) Signore, perdonaci quando puntiamo il dito verso gli altri senza riconoscere le nostre debolezze - Kyrie eleison
PREGHIERE DEI FEDELI:
1) Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce. Preghiamo;
2) Intervieni, Gesù, a rincuorare i popoli prostrati dalla miseria o che patiscono a causa di crudeli guerre: infondi nei responsabili delle nazioni spirito di giustizia e sapienza affinché si affrettino i giorni che porteranno a una pace vera e duratura; preghiamo;
3) A due anni dalla morte di Giulia Cecchettin e per tutte le Giulie picchiate e uccise da uomini che le considerano oggetti da possedere e confondono l’amore, che fa sbocciare e crescere, con un sentimento nero che può solo distruggere. Dio aiutaci ad aiutare sia le donne in difficoltà affinchè trovino il coraggio di denunciare sia gli uomini che hanno bisogno di convertire la loro malvagità per ritrovare la strada dell’amore vero: preghiamo;
4) Signore Gesù, donaci di amare e proteggere la vita di tutti. Sostieni l’unità e l’amore delle famiglie (tutti i tipi di famiglie), la speranza dei giovani, il diritto alla felicità dei bambini, la fiducia degli anziani, il bisogno dei poveri e dei malati; preghiamo;
Preghiamo:
«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
«Oggi sarai con me nel paradiso». (Lc 23,42-43)




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