Ricorrono quest’anno i 1.700 anni del Primo Concilio Ecumenico di Nicea ed è in corso oggi a Roma una Giornata di studio in cui sarà presentato un Documento dedicato a questo anniversario dal titolo “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”. Mons. Coda: Nicea "indica ancora oggi che la forma sinodale di vivere la Chiesa, cioè l'incontro, il dialogo, l'ascolto, è l'unica strada attraverso la quale si superano le polarizzazioni, non eliminando le differenze, ma portandole su un livello più alto”
Poco conosciuto. A volte ignorato. Eppure, il Concilio Ecumenico di Nicea rappresenta una pietra miliare nel cammino della Chiesa e anche dell’intera umanità perché è riuscito a formulare – nonostante punti di vista e opinioni differenti – una professione di fede in Gesù in cui ancora oggi si riconoscono tutti i cristiani. Abbiamo chiesto a mons. Piero Coda, teologo e segretario generale della Commissione teologica internazionale, di spiegarci il significato e soprattutto l’attualità del messaggio del 1700° anniversario del Concilio ecumenico di Nicea.
L'intervista di M. Chiara Biagioni è a questo link:
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