e-mail della Parrocchia: ss.risurrezione@patriarcatovenezia.it - Telefono e Fax: 041-929216 - ........................................................................... e-mail del Blog: parrocchiarisurrezionemarghera@gmail.com

Pensierino domenicale - V Tempo Ordinario Anno B - Mc. 1,29-39


 

“Il Regno o, meglio, la Signoria di Dio è già tra di voi”. Ma dove e come si manifesta? Marco continua a mostrarcelo. Domenica scorsa in Sinagoga Gesù ha fatto esplodere le contraddizioni dietro le quali si parava un frequentatore di quel luogo restituendolo alla sua verità alla quale era chiamato. Uscito di là, fa si e no 100 metri ed entra in casa di Simone dove la suocera era ammalata e subito (fate caso a quanti “subito” ci sono in queste pericopi: non si finisce di percepire la signoria di Dio in un posto che subito in un altro la si scopre e così via, in un continuum senza fine lungo tutta una giornata tipo, perciò in tutti i nostri giorni) la guarisce e subito lei si mise a servirli. Vale a dire che Gesù restituisce a quella donna la capacità di essere quel “servizio gli uni degli altri” che, secondo S. Paolo in Gal. 5,13-14, è il tutto della Legge ed è quello al quale tutti siamo chiamati. 

Con questo Marco desidera anche farci riflettere e capire che le Comunità non sono composte da persone esemplari, ma da ammalati guariti, da peccatori perdonati, da fragili che in Gesù hanno trovato forza e tutti possono riuscire a superare le malattie che impediscono di servire: la tentazione del giudizio, della critica, dell’orgoglio, dell’invidia, della gelosia, la pretesa autosufficienza e la supponenza possono essere solo esempi.

Dopo la Sinagoga, la casa, la famiglia, ecco la strada: anche qui siamo chiamati a scoprire che la Signoria di Dio si fa presente guarendo non con gesti magici, ma facendosi vicino e, nel silenzio, come alla suocera di Pietro, prendere la mano. Spesso basta solo dare del tempo ed ascoltare per consolare e far riemergere una persona dalle sue difficoltà. 

Gesù non predica la rassegnazione, non chiede di offrire la sofferenza a Dio: lotta contro tutto ciò sfigura l’uomo cercando di restituirgli l’integrità della vita. È l’amore che salva non altro, cioè la capacità di essere attenti al bisogno dell’altro e di venirgli incontro fattivamente.

Poi la notte e il riposo con il desiderio di “voler svegliare l’aurora” (Ps. 108) nel dialogo con il Padre. I “suoi” lo inseguono (non seguono il suo esempio): “Ma come tutti ti cercano e tu scappi?”. Secca ma serena la risposta di Gesù: “Andiamo altrove” per far capire che il Regno è vicino, è ovunque.

 

Lieta Domenica a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento