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Un anno di pandemia in una solidarietà concretamente rinnovata


Un anno di pandemia ha rafforzato le relazioni tra i cittadini e le comunità islamica e cristiana del quartiere della Cita. Esattamente come il 28 febbraio 2020, anche stamattina Imam, parroco e alcuni rappresentanti delle comunità, dal centro del quartiere hanno elevato ad una sola voce “dal cuore del dolore quotidiano che immaginiamo dietro le finestre delle nostre case, una preghiera per la vita di tanti nostri fratelli e sorelle morti in quest’anno”.

Lo scorso 28 febbraio i fedeli non potevano andare né in moschea né in chiesa. Quest’anno hanno raccolto in entrambi i luoghi di culto delle offerte che stamattina hanno unito in un’unica busta. Martedì Habibul e don Nandino andranno con discrezione in una famiglia del quartiere impoverita dalla crisi e consegneranno il contributo.
L’anno scorso piantarono un ulivo impegnandosi nella preghiera comune, quest’anno si sono donati un ramo d’ulivo come segno della solidarietà concreta che unisce i concittadini, cristiani e musulmani, “in nome della fratellanza umana, che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali!” (Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb e Papa Francesco, Abu Dabhi, 4 febbraio 2019).
Tra la commozione di Anna, un’anziana parrocchiana e le parole di Monir, che ha raccontato quante vittime hanno portato il contagio dalla Fincantieri alle nostre famiglie, è stato un segno di grande speranza e fiducia nel futuro vedere uniti musulmani e cristiani nella stessa invocazione: “con il dolore nel cuore, vogliamo dar voce e rendere una voce sola il pianto di tante famiglie che affidano alle mani di Dio i loro cari che non hanno potuto abbracciare e salutare”

Un momento della preghiera comune con la Comunità Islamica Bengalese:




Il testo della preghiera fatta dalle rappresentanze delle due Comunità è quello riportato sul Foglietto "La Resurrezione" di questa settimana.
Per la Comunità Islamica Bengalese erano presenti l'Imam, il Presidente della Comunità, il Tesoriere e i due segretari.
Le due Comunità si sono trovate unite nella condivisione della certezza di un Dio che non è proprietà di nessuno ma che è Uno ed ha a cuore l'intera umanità. In Lui tutti gli uomini si ritrovano chiamati alla fraternità e alla solidarietà spinti dalla sua misericordia.


Come segno dell'incontro, i rappresentanti delle due Comunità si sono reciprocamente donati un ramoscello di ulivo.


La Comunità Islamica Bengalese è composta di più di 300 credenti ed ha come luogo di incontro e di preghiera un piccolo magazzino nel quale, ogni venerdì, sono costretti a fare tre turni di preghiera per poter partecipare tutti e si scusano del "disagio" che posso dare all'intero quartiere. Ci si augura che possano trovare presto un luogo più adeguato alle loro esigenze.




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