Benvenuto Papa Leo!
Il primo riferimento che è stato fatto dopo la sorpresa del nome assunto è stato alla “Rerum Novarum” di Leone XIII che aprì e segnò la strada alla Dottrina Sociale della Chiesa. I più avvertiti hanno poi fatto riferimento a Leone Magno che fermò Attila dimenticando la sua riforma liturgica, la sua grande spiritualità, la ricchezza della sua teologia in difesa del dogma cristiano, la natura di Cristo al Concilio di Calcedonia (451) e quella definizione che la “Scrittura cresce con coloro che la leggono”, una vera e propria pietra miliare.
Pochi hanno fatto riferimento ad un altro Leone, il compagno inseparabile e fedele di S. Francesco che non volle essere chioccia dei suoi frati ma pretese che questi camminassero con le loro gambe. Questo a me appare come il segno più eloquente del successore di Francesco che si porrà in continuità.
È il secondo papa di seguito americano (anche l’Argentina è “America”!), nato a Chicago il giorno dell’Esaltazione della S. Croce (14 settembre), doppia cittadinanza (statunitense e peruana), bacalaureato in matematica (quindi sensibilità alle scienze e all'IA da raccordare all'umano) e diploma in Filosofia, laurea e dottorato in Diritto Canonico con una tesi su “Il ruolo del priore locale dell’Ordine di Sant’Agostino”, ordine al quale appartiene il cui carisma può essere sintetizzato così: “non per vivere in un'allegra brigata di amici; non per unire le forze dei singoli ed essere più efficienti; non per evadere dalle responsabilità della vita; ma per cercare Dio insieme e dedicare la propria esistenza agli altri”. È una continuità precisa quella che si prospetta dopo un papa gesuita il motto dei quali è "Cercare e trovare Dio in ogni cosa". Anche qui è rintracciabile un segnale di continuità ma senza "strappi" all'interno di un cammino e di un sentire comune di tutta la Chiesa nelle sue molte anime.
Sulla loggia di S. Pietro è apparso sorridente, visibilmente emozionato, composto e riservato ma allo stesso tempo aperto e gioviale. Una figura di grande umanità. Ha indicato come obiettivi la ricerca della pace, la costruzione di ponti e non di muri, sollecitato ovunque il dialogo, una Chiesa aperta assieme al grazie a papa Francesco ha salutato in spagnolo ai "suoi" diocesani peruviani. Un americano con i nonni che venivano dall'Italia, dalla Francia, dalla Spagna e che ha svolto il suo ministero pastorale come missionario per vent'anni in Perù. Un Papa che parla correntemente 5 lingue e che nella sua stessa biografia conferma l'idea di un'umanità che è un popolo solo nella convivenza delle differenze.
I punti decisivi del suo primo discorso sono in forte continuità con Francesco non nei gesti (ha recuperato anche simboli della tradizione) ma nei temi. In uno stile diverso ha messo al centro il duplice intento di pacificare e di unire tutti i popoli. Questo implica un lavoro di riconciliazione nella chiesa e fuori della chiesa. La perla del suo discorso è la ricerca di una pace "disarmata e disarmante" che trova la sua fonte da quel dono che è il frutto della riconciliazione della croce di Cristo. Chi è e vive pacificato grazie a questo dono, non può non operare per la pacificazione. È importante anche la citazione del testo agostiniano: "con voi cristiano e per voi il vescovo" che è anche il suo motto vescovile: la continuazione in un cammino sempre più sinodale sarà uno dei temi del suo pontificato.
Dall'omelia rivolta ai cardinali nella Messa di ieri, le sfide che si trova ad affrontare sono soprattutto due: la prima è proseguire istituzionalmente le grandi aperture carismatiche di Francesco; la seconda è assumere quei processi, avviati con grande forza da papa Bergoglio, perché siano consolidati e resi coerenti: deve permettere di mettere radici ai tanti semi gettati generosamente. Per questo occorreva una figura di vescovo di Roma quale appare essere la sua, forse meno protagonista ma fermo nel promuovere una chiesa sinodale cosicché davvero il vertice possa stare non sopra, ma sotto la base e tutto risulti così "in illo uno unum" nello sforzo di una rinnovata evangelizzazione missionaria.
Buon cammino papa Leo!
(BiGio)
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A questo link la spiegazione del suo stemma:
https://parrocchiarisurrezione.blogspot.com/2025/05/spiegazione-araldica-dello-stemma-di.html
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