Giubileo “centrifugo”: il lavoro è per l’uomo!

A quarant’anni dalla “Laborem exercens” è ancora utile domandarsi cosa c’è da fare, dal punto di vista cristiano, per il lavoro ed i lavoratori.

Stiamo riprendendo le indicazioni preziose dei vescovi di Roma, attraverso il magistero delle loro encicliche sociali, per poter realizzare un giubileo che sia vissuto in maniera centrifuga. A Giovanni Paolo II dobbiamo il lascito di tre encicliche sociali: La Sollicitudo rei socialispubblicata nel ventesimo anniversario della Populorum Progressio di Paolo VI, la Centesimus annus che prende nome e spunto richiamandosi al centenario della prima delle encicliche sociali (la Rerum Novarum di Leone XIII)  e la Laborem exercens, pubblicata dieci anni prima nel novantesimo anniversario della stessa.

La prima di queste sue tre encicliche sociali, quella dedicata al lavoro, ha il merito di inquadrare in maniera teologica, secondo la sua fondazione biblica, un tema fondamentale per la vita dell’uomo nella storia dell’umanità: non dunque solamente “sociale” e specificamente “umano”, ma corrispondente ad una precisa indicazione “divina” che inizia al culmine del racconto sulla creazione in Gn 1,28 e trova come suo massimo esempio l’esperienza dello stesso Gesù come lavoratore: "Il lavoro è una delle caratteristiche che ...

L'intervento di Alessandro Manfredi continua a questo link:

https://www.vinonuovo.it/teologia/etica/giubileo-centrifugo-il-lavoro-e-per-luomo/

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