Questa piccola "Rassegna Stampa" fatta di indicazioni di articoli (con relativo link) su temi che si ritengono interessanti per le attenzioni spesso sollecitate nella nostra Comunità. Un breve sommarietto ne anticipano il contenuto così si può scegliere quello che eventualmente interessa. In ogni caso anche solo la titolazione e il sommarietto offrono una informazione.
Chi semina vento raccoglie tempesta, ovvero la mancata selezione dei preti
Fulvio De Giorgi in Viandanti
Nel suo ultimo incontro con i vescovi italiani il papa ha lanciato un accorato allarme: «In questo momento c’è un pericolo molto grande: sbagliare nella formazione e anche sbagliare nella prudenza nell’ammissione dei seminaristi….è una ipoteca per la Chiesa” Cioè si paga dopo ed è una bomba ad orologeria.
Maternità e lavoro: ripensare la condivisione della cura
Non ci si può distrarre un attimo che puntualmente arriva qualcuno (maschile voluto) a raccontare che per risolvere la questione della bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia bisogna investire sulla conciliazione. Se a un primo sguardo alle donne viene quasi da ringraziare per l’attenzione concessa e perché ormai abituate alla parola “conciliazione”, quando la riflessione diventa più profonda è semplice capire che non c’è proprio nulla di cui essere grate. Conciliare significa tenere insieme il lavoro retribuito e quello di cura, ma a ben pensare fa cadere la responsabilità del secondo solo sulle spalle delle donne. Conciliare mette le madri al centro della responsabilità di gestire il benessere della famiglia. Infatti investire sulla conciliazione non significa mai ripensare i tempi in famiglia e nel lavoro dei padri. Questo è indicativo di quanto la gestione di genitorialità e lavoro non sia limitata soltanto dal punto di vista strutturale, mancando i servizi e le politiche che la favoriscano, ma abbia anche una forte componente culturale che limita la questione alle madri. Secondo i dati dell’OCSE, l’Italia è il secondo paese con la più bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro in Europa seguita soltanto dalla Grecia che più di noi ha risentito della recente grande crisi recessiva. In questo approfondimento proviamo a capire come possono cambiare le cose.
· La scelta di essere madri e i sostegni alla genitorialità
· Donne e salari: le cause dietro uno dei divari più ampi dell’Ue e le proposte per ridurlo
Informare in modo responsabile sull’identità di genere e sulle persone trans
Le persone trans continuano a subire discriminazioni che hanno conseguenze negative sulla loro salute. Il minority stress che ne deriva, risulta anche accentuato dalla considerevole confusione dei linguaggi usati nella copertura delle notizie e delle storie legate all’identità di genere. In diversi casi si tratta di intenzionale transfobia ma l’uso inconsapevole di termini scorretti fa la sua parte. Le difficoltà di accesso al percorso di affermazione di genere e le politiche discriminatorie sono tra i fattori strutturali che aumentano la vulnerabilità delle persone transgender, esponendole a esclusione sociale a partire dalla scuola, a disparità nelle opportunità professionali, di carriera e nell’offerta abitativa, a stigma e a violenze. Ai fini della riduzione dell’impatto negativo sulla salute causato dalle discriminazioni e dallo stigma, il ruolo di un’informazione responsabile e competente è quindi fondamentale.
· Piccolo vocabolario per orientarsi tra sesso, genere e affini
Human Rights Watch accusa Israele e Hamas di crimini di guerra
Con un rapporto pubblicato questa settimana Human Rights Watch (HRW) ha accusato Israele e il gruppo militante palestinese Hamas di aver commesso crimini di guerra durante il conflitto avvenuto nello scorso mese di maggio. Secondo quanto denunciato dalla ONG forze militari israeliane e gruppi armati palestinesi hanno compiuto attacchi nella Striscia di Gaza e in Israele che avrebbero violato il diritto internazionale umanitario (le leggi di guerra) e che costituirebbero crimini di guerra. In base al diritto umanitario internazionale le parti in conflitto possono colpire solo obiettivi militari, adottando tutte le precauzioni possibili per ridurre al minimo i danni ai civili, anche fornendo avvertimenti sugli attacchi. Sono perciò vietati gli attacchi deliberati a civili e a strutture civili. Negli undici giorni di conflitto – dal 10 al 21 maggio – almeno 254 palestinesi e 13 israeliani avrebbero perso la vita. Il 12 maggio, nel corso del conflitto, l'Ufficio del procuratore dell'ICC ha comunicato di stare monitorando quanto stava accadendo a Gaza. Per HRW nelle indagini su quanto accaduto l'ICC dovrebbe includere sia gli attacchi israeliani che hanno provocato vittime civili che quelli di Hamas che hanno colpito i centri abitati in Israele.
La pandemia ha fatto vedere una rinascita della chiesa domestica
di Francesco Cosentino in Vita Pastorale di agosto 2021
la pandemia ci ha fatto vedere una rinascita della Chiesa domestica. Sono nate interessanti esperienze di preghiera in famiglia, liturgie della Parola celebrate nelle case, celebrazioni domestiche preparate e vissute con semplicità e familiarità. Una Chiesa con al centro i battezzati, che vive laddove la gente vive, cioè nelle case.
Il disincanto attuale del "quarto uomo"
di Enzo Bianchi in Vita Pastorale del agosto 2021
il "quarto uomo" è, innanzitutto, un cristiano disincantato che ha vissuto la grazia di un Concilio senza anatemi e senza dogmi; di una Chiesa che iniziava a mettersi in ascolto del mondo. Con entusiasmo e speranze, ha preso parte ai lavori del grande cantiere ecclesiale; ... Ma a distanza di cinquant'anni, questo "quarto uomo" accusa stanchezza, conosce il disincanto, e vede un riflusso inesorabile delle forme della Chiesa che potevan
di Carolin Hillebrand in www.zeit.de del 30 luglio 2021 (nostra traduzione)
La ricerca spirituale e di senso è in linea di principio senza tempo, ma si intensifica in tempi di crisi. Però le chiese non ne hanno più il monopolio, al contrario il mercato delle offerte di senso si è moltiplicato. Questa molteplicità può non esprimersi solo in un aumento di concorrenza, ma anche in possibilità di cooperazione e di scambio tra le denominazioni e le religioni.
di LUigi Manconi in la Repubblica del 6 agosto 2021
Le migrazioni verso l'Europa vanno considerate come un fattore strutturale, destinato a riprodursi e, forse, a intensificarsi. Tanto vale attrezzarsi il meglio possibile per accoglierlo e amministrarlo con intelligenza e razionalità. L'Italia è oggi in grado di provarci seriamente.
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