E' risuonata come un canto di ringraziamento al Dio che “ha rovesciato i potenti dai troni” la memoria di Gino Strada nella comunità della Cita, stamattina. Molto più di un grazie per aver realizzato anche a Marghera un presidio di Emergency a servizio di tante vittime delle migrazioni e della povertà. Dipende da che lato vedi la storia, direbbe Maria che oggi la Chiesa festeggia, riconoscendo che il Dio degli umili che “ha rimandato i ricchi a mani vuote” è un Dio di parte.
Per questo stonano in queste ore le lacrime di chi ha sempre contestato la radicalità evangelica di questo profeta del nostro tempo. “La guerra è incompatibile con la nostra umanità” ripeteva quando smascherava chi ripeteva pace-pace ma non difendeva le cause dei piccoli e degli esclusi schierandosi “senza se e senza ma”.
A Marghera, aprendo un ambulatorio nel 2010, aveva intuito che le vittime della guerra avrebbero avuto il volto migrante respinto a norma di legge ed oggi riconosciamo che aveva ragione, e come comunità cristiana cantiamo le “grandi cose” fatte da Dio qui nel nostro quartiere, attraverso centinaia di volontarie/i.
Ma Gino esigerebbe da noi non semplicemente uno “scambio di pace” liturgico: pretenderebbe piuttosto un rinnovato NO alla guerra, fallimento che in queste ore si manifesta proprio nell’Afghanistan che Emergency ha tanto aiutato.
Alla cita abbiamo acceso un cero rosso come la passione di Gino Strada e come il sangue dei milioni di sorelle e fratelli vittime dell’ingiustizia, come ha scritto Alex Zanotelli:
“Gino aveva capito che i conflitti servono a chi ha il potere a questo mondo, al 10% che consuma da solo il 90% dei beni della terra. Le guerre sono parte essenziale di chi gode da solo dei benefici e vuole continuare a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Per questo era impegnato sul versante dell’ingiustizia sociale. Contrasto alle guerre e giustizia sociale sono due coordinate importanti del suo pensiero. No alle guerre e alle spese in armamenti, sì a una sanità pubblica per tutti era l’altro fronte in cui era impegnato: in questo periodo di pandemia si è battuto chiarissimamente contro l’apartheid vaccinale e sanitaria a cui sono costretti tanti paesi e continenti”.
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Le Istituzioni hanno omaggiato GinoStrada
Ora però c'è la nave di Resqpeople con 165 migranti e profughi con a bordo Cecilia Strada che fa esattamente quello per cui è stato celebrato il fondatore di Emergency ...
Gli daranno un porto o avete scherzato?
Poi la lasciate tornare in mare o la fermate nel posto a tempo indefinio?
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