Non va commemorato, va ascoltato ....

Si è fermato il cuore di Gino Strada ma non quello grande di un uomo che ha saputo sempre far prevalere l'opera di cura rispetto alla retorica e alle armi della guerra.


Ha salvato e curato più di 10 milioni di vite nel mondo e, con queste, molto anche della nostra umanità. Per questo non va commemorato, ma ascoltato e, soprattutto, va portata avanti la sua opera.


Qui il link ad una sua intervista a Che tempo che fa:

https://www.raiplay.it/video/2020/03/che-tempo-che-fara-gino-strada-8f00ae1a-1106-41a5-b04d-78b89bd8e444.html


Qui il link all'ultima sua intervista pubblicata ieri su La Stampa sulla situazione in Afganistan:

https://drive.google.com/file/d/1UU3vqaXxJgi_hWak5eERNkMfdXRrtiOf/view?usp=sharing



Qui invece il link a un documentario si RaiPlay citato tra il febbraio 1999 e la primavera del 2000 in Afghanistan, in occasione del viaggio che portò Gino strada con Ettore Mo, inviato speciale del Corriere della Sera, alla costruzione del primo presidio sanitario per i feriti della guerra ad Anabah. È un tributo per ricordare lo straordinario lavoro umanitario di Gino strada e dell’organizzazione Emergensi da lui fondata insieme alla moglie Teresa, un documento che ci avvicina alle sofferenze degli afghani e a chino ogni modo è pronto ad alleviare il loro terribile dolore:


https://www.raiplay.it/video/2021/08/Jung---Nella-terra-dei-Mujaheddin-7f4ff410-b435-425e-8528-f0b14ea461a1.html


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