Il cammino sinodale tedesco (Synodaler Weg) e quello italiano (Cammino Sinodale delle Chiese in Italia) nascono in tempi diversi e si sviluppano con modalità differenti, tuttavia possiamo interpretarli entrambi alla luce della chiamata alla conversione sinodale e missionaria ribadita da Papa Francesco attraverso Sinodo sulla sinodalità che ha coinvolto tutta la Chiesa
Il cammino tedesco è iniziato nel 2019 per decisione della Conferenza Episcopale Tedesca in seguito al rapporto scientifico (MHG-Studie) sugli abusi sessuali dei minori nella Chiesa tedesca, con il desiderio di trovarne insieme le cause sistemiche e di favorire il rinnovamento della Chiesa e di rafforzarne la testimonianza evangelica. Il cammino sinodale delle Chiese in Italia è stato deciso dalla Conferenza Episcopale Italiana all’inizio del 2021 dopo esplicito invito di Papa Francesco ad intraprendere un «processo di sinodo nazionale» e parte con lo stesso obiettivo e lo stesso metodo del Cammino sinodale universale, cioè domandandosi essenzialmente come essere oggi una Chiesa più sinodale e missionaria. Il cammino tedesco si è concluso nel 2023 ma continua ancora oggi attraverso il lavoro del «comitato sinodale», che durerà fino al 2026 e che ha il compito di implementare e sviluppare le decisioni prese; il cammino italiano, dopo la fase narrativa (2021-2023) e quella sapienziale (2023-2024), sta vivendo la sua fase profetica (2024-2025) che si concluderà con la Seconda Assemblea Sinodale nazionale dal 31 marzo al 3 aprile del 2025.
Queste due strade trovano un incrocio importante nel cammino sinodale universale e soprattutto nel suo Documento finale (26 ottobre 2024), che offre la possibilità ...
L'analisi di Francesco Zaccaria continua a questo link:
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