Le prime parole della Scrittura affermano che il cielo, la terra e quanto essi contengono sono stati creati da Dio: «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gen 1, 1). Durante i giorni della creazione viene ripetuto più volte: «Dio vide che era cosa buona». Alla Parola creatrice di Dio segue la consegna del creato all’uomo, che ne riceve la cura: «La terra è del Signore» (Sal 24, 1) ed è con un atto di fiducia che il Signore ne assegna la custodia all’uomo.
Nella bellezza del creato l’uomo può vedere la bellezza di Dio e percepirne la presenza. La fedeltà di Dio sarà più forte delle infedeltà dell’uomo, così che anche la natura ne potrà trarre beneficio: «Io sarò come rugiada per Israele, esso fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo» (Os 14, 6-7). La gioia messianica della venuta del Cristo viene espressa attraverso le immagini della creazione riconciliata con l’uomo: «Il lupo dimorerà con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto» (Is 11, 6).
Gesù, nell’annuncio del Regno, ricorre spesso a immagini tratte dalla natura (deserto, mare, acqua, montagne, campi, fiumi, piante, il granello di senape, la vigna, i fiori dei campi e i fili d’erba, il pastore, il seminatore, il contadino… ) e parla di sé stesso dicendo: «Io sono ...
La riflessione di Flavio Facchin omi è a questo link:
https://www.procuramissioniomi.eu/parole-di-missione-laudato-si/
Nessun commento:
Posta un commento