In una dichiarazione dell'osservatore permanente presso l’Osce, pronunciata alla Conferenza sulla lotta all'antisemitismo a Helsinki il 10 e 11 febbraio, sottolineata la “profonda” preoccupazione per la crescita del fenomeno nel mondo, specialmente su internet tramite i social media e strumenti come l’intelligenza artificiale. Preoccupante anche la tendenza a banalizzare o minimizzare l’Olocausto e ribadita l’importanza dell’educazione per contrastare “pregiudizi” e “ignoranza”
L'osservatore permanente presso l'Osce ribadisce che “la libertà di espressione, come ogni altro diritto umano, comporta delle responsabilità che non possono essere trascurate” e che “gli stessi diritti che le persone hanno off-line devono essere protetti on-line”. La Santa Sede sottolinea, quindi, che “contrastare l'odio informatico” e “le falsità” generate dall'IA richiede l’impegno “degli esperti del settore” tecnologico, specialmente di coloro che forniscono servizi internet e social media, in modo da poter creare una tecnologia a servizio della “dignità umana” che promuove la “pace piuttosto che la violenza”.
L'intero articolo di Isabella H. de Carvalho è a questo link:
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