La chiamano Vefa Kilise-Camii, Chiesa-Moschea di Vefa, Molla Gürani Camii, moschea di Molla Gürani o chiesa del primo giorno del mese. Di sicuro, è qualcosa di unico a Istanbul, un raggio di luce in una città che, dopo aver convertito in moschea l’ex Museo di Santa Sofia e l’ex monastero di San Salvatore in Chora (entrambi trasformati), sembra aver deciso di mostrare un volto più umano e inclusivo. O forse dipende tutto dalla volontà delle persone.
Sta di fatto che, sulla terza collina dell’antica Costantinopoli, non lontano dell’acquedotto di Valente, sorge un edificio dove il primo di ogni mese si trovano insieme a pregare cristiani e musulmani. La Vefa Kilise-Camii è una delle decine di chiese bizantine convertite in luogo di culto islamico dopo la caduta di Costantinopoli a opera degli Ottomani il 29 maggio 1453. Dei suoi mosaici e affreschi non rimane che qualche traccia. Le pareti, come di consuetudine, sono state intonacate e ricoperte di decorazioni geometriche conformi alle regole dell’islam. Sotto la chiesa si trova un aghiasma, ossia una fonte sacra. In epoca bizantina, la capitale dell’impero d’Oriente contava diverse di queste sorgenti, le cui acque venivano considerate benefiche per la salute.
La notizia di Marta Ottaviani è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202501/250122ottaviani.pdf
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