"Contempliamo le stesse stelle". Una lettura interessante delle parole del Papa

 


Riccardo Cristiano (giornalista e scrittore) commenta in modo interessante il discorso che il Papa fatto a Ur e che gli ha ricordato una frase di Dostoevskij: “solo la bellezza salverà il mondo”. In russo, come si sa, la parola “mir” vuol dire sia mondo sia pace, quindi si può anche intendere “solo la bellezza  salverà la pace”. Ma cosa voleva dire Dostoevskij autore che Papa Francesco ama molto? Che cosa ha voluto dirci Papa Francesco?

Ecco il link per poter leggere il suo interessante commento: https://www.reset.it/blog/da-ur-il-poeta-bergoglio-ha-spiegato-a-tutti-dostoevskij?fbclid=IwAR0bC6Op2C9tQFeN8BdDQS9IB4RmhxP6USE952i3D60EvrgL3usyl_8HsZ0



“Guardiamo il cielo. Contemplando dopo millenni lo stesso cielo, appaiono le medesime stelle. Esse illuminano le notti più scure perché brillano insieme. Il cielo ci dona così un messaggio di unità: l’Altissimo sopra di noi ci invita a non separarci mai dal fratello che sta accanto a noi. L’Oltre di Dio ci rimanda all’altro fratello. Ma se vogliamo custodire la fraternità, non possiamo perdere di vista il Cielo. Noi, discendenza di Abramo e rappresentanti di diverse religioni, sentiamo di avere anzitutto questo ruolo: aiutare i nostri fratelli e sorelle a elevare lo sguardo e la preghiera al Cielo. Tutti ne abbiamo bisogno perché non bastiamo a noi stessi”

“Alziamo gli occhi al cielo per elevarci dalle bassezze della vanità: serviamo Dio per uscire dalla schiavitù dalla schiavitù dell’io, perché Dio ci spinge ad amare. Ecco la vera religiosità: adorare Dio e amare il prossimo. Nel mondo d’oggi, che spesso dimentica l’Altissimo o ne offre un’immagine distorta, i credenti sono chiamati a testimoniare la sua bontà, a testimoniare la sua paternità mediante la loro fraternità”

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