L'unzione di Betania
A Betania (=la casa dei poveri) abitava Marta, Maria e Lazzaro. Ci viene un insegnamento su come accogliere il dono che Gesù sta per farci. Ascoltiamolo in questo breve commento:
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,1-8)
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, vi prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: "Lasciala fare, perchè ella lo conservi per sul giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli av era risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perchè molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Preghiamo
Gesù, aiutaci a diffondere il tuo profumo ovunque andiamo;
inondaci del tuo spirito e della tua vita;
prendi possesso del nostro essere pienamente,
perché tutta la nostra vita sia un'irradiazione della tua;
e chiunque ci avvicini senta in noi la tua presenza.
Resta con noi, così cominceremo a risplendere
come risplendi tu, per essere luce per gli altri.
Fa' che noi predichiamo te, senza predicare,
ma con il nostro esempio, con la forza che trascina,
con l'evidente pienezza dell'amore di cui il nostro cuore trabocca. Amen
cfr. John Henry Newman
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