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Mercoledì. Accompagniamo Gesù in questa Santa Settimana - Mt 26,14-25

Uno di voi mi tradirà 

Quella parte di Giuda che è il noi, che il Signore non riconosce come suo progetto e che attende di essere resa nuova da Gesù che non condanna, ma che continua a farci percepire il suo amore per noi, nel battito del suo cuore ...

Ascoltiamo questo breve commento: https://www.youtube.com/watch?v=yoWpuZrzV3Y



In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. 

Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». 

I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 

Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». 

Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».



Preghiamo

Dio di amore, che conosci l’umana debolezza e le nostre cadute in mezzo tante prove, noi ti preghiamo: rialzaci per la tua misericordia e porta a compimento l’opera che hai iniziato in noi.

Le tue misericordie non sono finite, non sono esaurite le tue compassioni: rinnovale ogni giorno, perché grande è la tua fedeltà


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Non ci resta che cercare di essere come «il discepolo amato», quello che ha come nome proprio l’amore che Gesù ha per lui. Siamo chiamati a porre il nostro capo sul petto di Gesù per sentire ripetere, nei battiti del suo cuore, il nostro nome di «amati da lui». Allora, dopo i giorni della passione, potremo seguirlo nella sua casa, dove egli ci ha preparato un posto alla festa imbandita per noi.

 

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