Perchè se noi come Comune di Firenze abbiamo tanto lottato per riuscire a veder rispettato il diritto alla libertà religiosa, è solo guardando alla vostra Fraternità vissuta che possiamo dirci soddisfatti!" Alessandro Martini, Assessore con delega al Dialogo interreligioso, mi confida commosso la sua gioia nel conoscere il nostro gruppo veneziano della Fraternità Islamico-Cristiana durante il nostro viaggio a Firenze. La trentina di donne e uomini, giovani e meno giovani, cristiani e musulmani, sono stati ospiti alla Casa per la pace di Pax Christi ed hanno incontrato testimoni che confermano la bellezza di questa esperienza interreligiosa.
Conoscenza reciproca e messa a fuoco dei profondi motivi che dovrebbero spingere tutti a sentirci davvero sorelle e fratelli prima e oltre le nostre identità, fedi e culture, sono cresciuti di giorno in giorno, lasciandosi portare "sulle ali della fraternità che ci fa sconfinare", come ha suggerito l'abate Bernardo Gianni a San Miniato, condividendo la festa dell'Eucarestia all'Isolotto con i nostri due imam special guests, o progettando percorsi di cittadinanza reale come abbiamo imparato da Izzedin Elzir, Imam di Firenze.
E se lui ci ha incoraggiato ricordando che "la fede in Dio è eterna mentre non lo sono le strutture e le istituzioni degi uomini", l'accoglienza fraterna alla Moschea di Colle Val D'Elsa, una delle cinque in Italia, ci sprona a non fermarci di fronte a tutte le difficoltà che nella nostra città da anni soffriamo perchè anche Venezia diventi realmente casa dei popoli e delle fedi.
(Nandino)
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