Migranti, le proposte della Comunità di Sant’Egidio per una migrazione regolare

I salvataggi in mare, l'accoglienza, il decreto flussi, i minori non accompagnati: sono alcuni dei temi toccati dalle proposte concrete che la Comunità di Sant'Egidio rivolge alle istituzioni perché l'immigrazione non sia considerata una emergenza ma un fenomeno strutturale che può far crescere l'Italia

Dalla responsabilità dell’Europa nel salvare vite umane alla valorizzazione dei minori non accompagnati come risorsa per l’Italia. Sono alcune delle proposte che la Comunità di Sant’Egidio sottopone in queste ore all’attenzione delle istituzioni, perché le migrazioni siano affrontate come un fenomeno strutturale e non più come una emergenza.

“Basta morti in mare, la priorità è salvare vite umane. L’Europa si disinteressa e scarica tutto sull’Italia. Sui salvataggi in mare l’Europa deve essere messa di fronte alle proprie responsabilità, aiutando finanziariamente l’Italia. I fondi ci sono”: è la prima delle proposte per una immigrazione regolare illustrate da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, durante una conferenza stampa che si è svolta oggi a Roma. Facendo riferimento alle ultime normative Impagliazzo ha anche chiesto di “tornare a portare le persone nei porti sicuri più vicini, perché così si aggiunge sofferenza a sofferenza”. “Bisogna smettere di pensare all’immigrazione come ad una emergenza e mettere in campo invece politiche a medio e lungo termine, perché il fenomeno è strutturale”.

L'intera proposta raccontata da Patrizia Caiffa continua a questo link:


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