Su L’Osservatore Romano il colloquio con Sylvain Detoc, religioso docente all’Angelicum, che con la Lev ha pubblicato il libro “La gloria dei buoni a nulla”: non vi sentite all’altezza di annunciare il Vangelo? Potete rallegrarvi: Dio “non cerca campioni dell’evangelizzazione, ma, al contrario, s’interessa alle persone meno dotate”
Temete di non essere buoni cristiani? Non vi sentite all’altezza di annunciare il Vangelo e vi domandate come, vulnerabile quali siete, possiate partecipare al piano di Dio? Potete rallegrarvi, perché Dio ha una politica di “reclutamento” tutta sua. Lontano dalle logiche di questo mondo, non cerca campioni dell’evangelizzazione, ma, al contrario, s’interessa alle persone meno dotate. Le Sacre Scritture stesse, dalla Genesi fino agli Atti degli Apostoli, traboccano di esempi di persone mediocri, che non brillano necessariamente per il loro coraggio. Ci sono tanti “buoni a nulla” che, malgrado tutto, hanno ricevuto la loro gloria, salvati dall’amore incondizionato con cui Dio li avvolge, nonostante le miserie della loro vita. E questo, come ricorda il profeta Isaia, perché ognuno di noi è prezioso agli occhi di Dio, degno della sua stima e del suo amore. È, in sostanza, il tema del libro del padre domenicano francese Sylvain Detoc, La gloria dei buoni a nulla (Città del Vaticano, Lev, 2024, pagine 144, euro 14).
La recensione di Charles De Pechpeyrou continua a questo link:
Nessun commento:
Posta un commento