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Non c'è verso di amare Dio senza amare l'umanità

 


“Noi delle Strade” è un libro scritto da Madeleine Delbrêl dal quale don Nandino domenica scorsa ha citato alcuni brani. Eccoli:

 

I nostri passi camminano in una strada, ma il nostro cuore batte nel mondo intero. È per questo che i nostri piccoli atti, nei quali non sappiamo distinguere frazione preghiera, uniscono così perfettamente l’amore di Dio e l’amore dei nostri fratelli.

Il fatto di abbandonarsi alla volontà di Dio ci consegna nello stesso istante alla Chiesa che da questa volontà medesima e resa costantemente salvatrice e madre di grazia. Ciascun atto docile ci fa ricevere pienamente Dio e dare pienamente Dio e una grande libertà di spirito. 

Il fatto di abbandonarsi alla volontà di Dio ci consegna nello stesso istante alla Chiesa che da questa volontà medesima e resa costantemente salvatrice e madre di grazia. Ciascun atto docile ci fa ricevere pienamente Dio e dare pienamente Dio e una grande libertà di spirito. 

Allora è una festa.

Ogni piccola azione è un avvenimento immenso nel quale ci viene dato il paradiso, nel quale possiamo dare il paradiso. Non importa che cosa dobbiamo fare: tenere in mano una scopa e una penna stilografica. Parlare o tacere, rammendare o fare una conferenza, curare un malato o battere a macchina. Tutto ciò non è che la scorza della realtà splendida, l’incontro dell’anima con Dio rinnovata ad ogni minuto, che ad ogni minuto si accresce in grazia, sempre più bella per il suo Dio. Suonano? Presto, andiamo ad aprile: e Dio che viene. Lasciamolo fare …

 

Il Regno di Dio è l’incontro di Dio e di una umanità composta da uno, + uno, +uno. Non sorge da una massa anonima, ma noi giunge attraverso Pietro, Giacomo e Giovanni.

 

Agli Apostoli la sua ultima consegna è stata: “Andate”, “Io vi ho stabilito affinché voi andaste”. Questo amore e come uno slancio vitale verso tutte le estremità della terra, quale che siano geograficamente o socialmente. Questo amore e come uno slancio per ritrovare coloro versi quali Cristo si è slanciato per primo: i piccoli, i sofferenti, i poveri.

 

La carità e il solo mezzo necessario. Tutto il mondo può servire da mezzo. E la carità che preme su di noi, perché niente al mondo può costringere ad attendere. Ciascun mezzo che così prende, circostanze, avvenimenti, avvicendamenti, allontanamenti, sono in anticipo ordinati al suo servizio: afferrati da essa, dovranno patire violenza per servire il suo tramite al Regno dei Cieli. Circostanze, avvenimenti, situazioni, relazioni, scoppieranno sotto la sua spinta come la corteccia sotto la pressione della linfa, come il grano perché la germinazione avvenga, come ogni cosa vivente al servizio della vita.

 

Traduciamo: “Tu amerai Dio più di ogni cosa e per amarlo tu amerai gli uomini come te”. Per il cristiano non c’è verso di amare Dio senza amare l’umanità; non c’è verso di amare l’umanità senza amare tutti gli uomini; non c’è verso di amare tutti gli uomini senza amare gli uomini che conosce di un amore concreto, di un amore attivo. Solo questa legge, è la legge del bene e del male. È essa che distingue per l’umanità fra il buono e il cattivo.

 

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