Gesù racconta storie di vita e le fa diventare storie di Dio, e così raggiunge tutti e porta tutti alla scuola delle piante, della senape, del filo d’erba, perché le leggi dello spirito e le leggi profonde della natura coincidono; quelle che reggono il Regno di Dio e quelle che alimentano la vita dei viventi sono le stesse. Reale e spirituale coincidono.
«Nelle parabole del seme Gesù vuole scuotere la pigrizia, l’indolenza, la sensualità dell’uomo che non accondiscende a credere, che non accetta i segni piccoli e semplici, che vuole lasciarsi convincere soltanto dalla potenza di un esercito, del denaro, del successo, mentre invece Gesù si presenta nell’umile immagine di un uomo amico»: Carlo Maria Martini
(dal sito: www.insiemesullastessabarca.it)
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