I lavori del Sinodo: abbozzi di sinodalità

Per la prima volta, da quando fu introdotto da Paolo VI con l’intento di dare forma continua alla collegialità episcopale creata dal Vaticano II, il tema scelto per un Sinodo della Chiesa cattolica lo ha trasformato e riconfigurato in maniera profonda – già questa è una forza apprezzabile della sinodalità a cui aspira la Chiesa sotto la guida di papa Francesco.


Gli abbozzi di sinodalità, dalla fase preparatoria alla prima sessione dell’anno scorso, rappresentano per la Chiesa cattolica un lento processo di apprendimento che si muove in acque finora sconosciute. Tentennamenti, errori, ricerca di nuovi passaggi, sono parte di questo percorso ecclesiale in cerca della sua forma per il tempo che viene. Tutti apprendisti immersi in una pratica sinodale che chiede di essere intelligentemente apprezzata. Questa è l’atmosfera che respira anche l’Instrumentum laboris (IL) approntato per la seconda sessione del Sinodo, che si svolgerà nel prossimo ottobre. Non può essere letto e valutato mantenendo i parametri abituali con cui ci si accostava a quelli che organizzavano i sinodi precedenti. Certo, ogni testo ha i suoi limiti – anche quelli scritti da coloro che stanno imparando a essere Chiesa in maniera inedita –, ma sarebbe inadeguato, e ingeneroso, fermarsi soltanto a essi.

Il merito principale di questo IL è quello di voler dare valore alla ...

Il contributo di Marcello Neri continua a questo link:

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