Migranti. Caritas e Migrantes: “Aumentano i cittadini residenti e i permessi di soggiorno, sempre più gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia”

Presentata a Roma la nuova edizione del Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, che indica i diversi volti della realtà migratoria in Italia: "Urgenti politiche che potenzino efficacemente le opportunità da offrire ai ragazzi stranieri"


Riprende la crescita della popolazione straniera residente in Italia, sono meno, invece, gli alunni con cittadinanza non italiana. La nuova edizione del Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes indica due aspetti della realtà migratoria in Italia. Tema di quest’anno è quello scelto da Papa Francesco per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si è celebrata lo scorso 25 settembre: “Costruire il futuro con i migranti”.
I dati, al 1° gennaio 2022, parlano di 5.193.669 cittadini stranieri regolarmente residenti, cifra che segna una ripresa dallo scorso anno. Nel quadro delle prime 5 regioni di residenza, si conferma il primato della Lombardia, seguita da Lazio, Emilia-Romagna e Veneto, mentre la Toscana sopravanza il Piemonte al 5° posto”.  Il quadro delle nazionalità rimane sostanzialmente inalterato: fra i residenti prevalgono i rumeni (circa 1.080.000 cittadini, il 20,8% del totale), seguiti, nell’ordine, da albanesi (8,4%), marocchini (8,3%), cinesi (6,4%) e ucraini (4,6%).

La povertà soprattutto tra la popolazione straniera. Le persone di origine straniera che sono transitate nel corso del 2021 nei Centri di Ascolto della Caritas (CdA) sono state 120.536. Sul totale, gli stranieri incidono per il 55% e rispetto allo scorso anno aumentano di tre punti percentuali sul totale dell’utenza (nel corso del 2020 erano stati pari al 52%) e del +13,3% in termini di valori assoluti. Si conferma dunque, il loro prevalente protagonismo fra le persone che si rivolgono ai CdA. Nelle regioni del Nord e del Centro Italia il volto delle persone prese in carico dalla Caritas coincide per lo più con quello degli stranieri (in queste macro-aree gli immigrati rappresentano rispettivamente il 64,1% e il 56,8%); nel Mezzogiorno, invece, dove si registrano più alti livelli di povertà e di disoccupazione e, al contempo, un minore peso della componente straniera residente, le storie intercettate sono per lo più di italiani e gli stranieri costituiscono una quota ridotta, pari al 28,5%.


L'intero articolo di Filippo Passantino a questo link:




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