La finalità dei ministeri è sempre il bene della Chiesa

Si è svolta a Salerno la 72ª edizione dell’appuntamento promosso dal Cal. L’anno prossimo sarà a Chiavari. “Lo spirito più autentico dei ministeri che non è quello di appropriazione di un diritto, di un privilegio, non è un salire su un piedistallo, ma invece è uno scendere sempre di più per incarnare la presenza del Signore che sta in mezzo a noi per servirci”, ci dice il presidente del Centro di azione liturgica


“La visione stessa della Chiesa come mistero di comunione e una più avvertita considerazione della presenza e dell’azione dello Spirito Santo hanno contribuito a meglio porre in luce il ruolo del laicato nella Comunità ecclesiale. Si tratta, pertanto, di favorire nei fedeli laici una più chiara consapevolezza della loro vocazione, che si esprime in una pluralità di compiti e di servizi per l’edificazione dell’intero popolo cristiano. Nel trattare questi temi, occorre essere attenti a non fare confusione tra il sacerdozio comune e il sacerdozio ministeriale, interpretando arbitrariamente il concetto di ‘supplenza’, ‘clericalizzando’ e rischiando così di creare di fatto una struttura ecclesiale di servizio parallela a quella fondata sul sacramento dell’Ordine”. È un passaggio del messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, che Papa Francescoha fatto giungere all’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, presidente del Centro di azione liturgica (Cal), in occasione della 72ª Settimana liturgica nazionale che si è svolta a Salerno, dal 22 al 25 agosto, sul tema “Ministeri al servizio della di una Chiesa sinodale”. Con mons. Claudio Maniago facciamo un bilancio della Settimana.

L'intensa e interessante intervista a cura di Gigliola Alfaro a questo link:




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