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La terra trema dal 20 al 23 ottobre

Dal 20 al 23 ottobre, con anteprima mercoledì 19, tornerà a Mestre il Festival della Politica, promosso dalla Fondazione Gianni Pellicani in collaborazione con la Fondazione di Venezia, M9 - Museo del ’900, Comune di Venezia e Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Delta Lagunare. Realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Festival è patrocinato da Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia. 


L’edizione avrà come titolo “La terra trema”, e attraverso dialoghi, interviste, spettacoli, presentazioni di libri con gli autori e workshop, metterà a tema i principali fattori cambiamento di un momento storico segnato da processi epocali di trasformazione: i nodi del riscaldamento climatico e della riconversione ecologica, il ritorno della guerra in Europa, la rottura degli equilibri geopolitici globali, la questione energetica, la pandemia.     

Ma è chiaro che il Festival sarà l’occasione per una prima analisi scientifica e politologica sugli effetti del voto politico del 25 settembre.      
Un Festival che come sempre si svolgerà nel centro di Mestre, che per la prima volta si svolgerà “al coperto”, distribuendo i propri appuntamenti nelle prestigiose cornicidel Teatro Toniolo e di M9 – Museo del ‘900 

Il programma che graviterà intorno al tema, “La terra trema”, in cui si condensa il carattere di incertezza e cambiamento che contraddistingue il momento storico che stiamo attraversando, a partire dall’emergenza ambientale e dalla crisi energetica. 

I due curatori ospiti di questa edizione per approfondire i temi ambientali affrontati dalla rassegna sonoi il filosofo Marco Filoni e la scrittrice e regista Alessandra Viola. Due protagonisti della ricerca e del dibattito culturale italiano, a cui è stato assegnato il compito di articolare un tema tanto impegnativo coordinando il programma scientifico del Festival 2022.         
«Mai come negli ultimi decenni la terra ci trema sotto i piedi», spiega Marco Filoni, «La fragilità è il segno della nostra epoca: fragile è il mondo, fragili siamo noi – incapaci di rispettare, tutelare, curare quell’ambiente che non soltanto ci ospita, ma che siamo noi stessi. Guerre, pandemie, cambiamenti climatici, crisi: tutto concorre al pessimismo. E all’affanno dei molti che chiedono di correre ai ripari, la risposta è sempre mancante, un fallimento di pensiero e d’azione. 
È giunto il momento provare a fare i conti con la nostra fragilità. Per questo abbiamo scelto questo tema. Al Festival della Politica di Mestre quest’anno proveremo, anche in maniera radicale, a interrogare le molte cause che ci fanno tremare. Per conoscerle, per affrontarle, per prenderci cura di loro e insieme di noi stessi
».  
Così Antonella Viola: «Guerre, cambiamenti climatici, migrazioni animali e vegetali, deforestazione ed estinzione di specie a ritmi senza precedenti, ci obbligano a ripensare il nostro sviluppo e la relazione che intratteniamo con la natura. ‘La Terra trema’, è vero, ma attenzione: in qualche modo si riassesterà, troverà nuovi equilibri. In pieno Antropocene, nell'era in cui l'influenza dell'uomo sull'ambiente è diventata massima, la domanda è ancora quella di sempre: che posto avrà la nostra specie nel futuro del pianeta?». 


Altre notizie e il programma a questo link:


https://www.festivalpolitica.it/la-terra-trema/

 

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