Congo, il mistero del tentato golpe e il popolo alla fame

Il missionario comboniano Eliseo Tacchella segnala quanto accade nel Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) e spiega perché la gente non si fida della dirigenza politica. Un Paese che fa i conti con povertà, violenza, guerriglia armata, scorribande militari del Ruanda e colonialismo economico cinese

La Repubblica Democratica del Congo raccoglie i cocci dell’ennesimo terremoto politico dopo il recente tentato golpe, subito sventato dall’esercito. E torna alla consueta routine. Che però da queste parti significa “sofferenza, guerra e condizioni davvero misere, soprattutto a Est del Paese”. Una crisi permanente dovuta al conflitto neanche più tanto strisciante con il Ruanda, “Paese che finanzia le milizie armate dell’Est, rendendo la vita impossibile a milioni di persone”. Così commenta a Popoli e Missione padre Eliseo Tacchella, comboniano, per molti anni nel Paese africano, oggi rientrato in Italia.

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