Solo un cambio all’interno di Israele può sbloccare la trattativa

La ricorsa delle offerte, dei bluff, dei rilanci e dei rifiuti fra governo israeliano e Hamas fa pensare ad una commedia delle parti. Finché non cambierà la situazione interna ad Israele, un accordo appare un miraggio

Le guerre, si sa, finiscono quando una delle due parti prevale sull’altra. Può essere perché definitivamente sconfitta, perché la parte perdente vede la trattativa come l’ultimo modo per ottenere qualcosa, oppure perché chi sta prevalendo sente di poter capitalizzare quanto guadagnato sul campo.

Nessuna di queste condizioni sembra oggi soddisfatta nello scenario di Gaza, dove, piuttosto, spiccano i motivi perché il conflitto, anche non con la stessa forza distruttiva vista nelle prime settimane, prosegua.

Motivi, che, sostanzialmente, si riassumono nella necessità delle due parti a proseguire lo scontro, pena la scomparsa politica. Da un lato, anche gli ultimi sondaggi paiono condannare in modo inderogabile Benjamin Netanyahu. ...


La riflessione di David Assael continua a questo link:

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202405/240508assael.pdf

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