La globalizzazione, necessaria ma in forme profondamente diverse da quelle che appiattiscono tutti, ha favorito il revivalismo tradizionalista. È qui che si impone una riflessione nuova: come costruire la comunità dei diversi, non le comunità dei nostalgici. E per riuscirci leggere questo volume è un passo importantissimo.
È proprio il momento giusto questo per la scelta della casa editrice De Gruyter di pubblicare il volume “Exiting Violence. The role of religion”, curato da Debora Tonelli e Gerard Michael J. Mannion, purtroppo scomparso recentemente. Basta il titolo per capirne l’urgenza. La forza della prefazione di José Casanova pone davanti alla necessità di soffermarsi sulla parola “violenza”: da molti mesi si legge soprattutto di aggressioni, reazioni, azioni preventive, ritorsioni, mai di “violenza”. Ma se c’è la violenza, dall’altra ci dovrebbe essere la non-violenza: papa Francesco, ha detto che occorrerebbe definire una “non-violenza attiva” di cui ci ha spiegato l’urgenza nella sua autobiografia, come dicevo, citando un inviato di guerra per il quale i danni collaterali ormai sono ...
L'intera recensione di Cristiano Riccardo è a questo link:
https://formiche.net/2025/01/violenza-fattore-religioso-libro-tonelli-mannion/#content
Nessun commento:
Posta un commento