«La crisi in Medio Oriente, riesplosa il 7 ottobre 2023 con un massacro di ebrei senza precedenti dalla Seconda guerra mondiale, cui è seguita la durissima reazione d’Israele contro Hamas a Gaza, è uno spartiacque che fa riemergere oggi in modo esplicito l’antisemitismo. Ma il pregiudizio e certe pulsioni viscerali c’erano già prima, erano soltanto latenti».
«Prima di analizzare la situazione, credo sia utile una premessa. Io stesso uso la parola antisemitismo perché è quella entrata nel lessico comune, ma non andrebbe mai dimenticato che è un’espressione concepita per offendere, non è neutrale. Nasce contro gli ebrei, anche se usando il più generale riferimento ai semiti si è cercato di imbellettarla. Per esprimere quello che comunemente si intende per antisemitismo io propongo, piuttosto, antiebreismo. Attenzione, non antiebraismo, perché l’ebraismo è un termine che afferisce al mondo dei concetti, mentre l’ostilità è proprio contro le persone appartenenti al popolo ebraico. Poi, da studioso, c’è una seconda premessa». ...
L'intervista a Sergio Della Pergola a cura di Alessia Rastelli è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202501/250119dellapergolarastelli.pdf
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