10 anni di Francesco . Molti semi devono maturare: Chiesa in uscita, un cantiere aperto

L'intervento del fondatore della Comunità di Sant'Egidio avvisa: non è tempo di bilanci. E invita a guardare al futuro in ottica sinodale. Impariamo a cercare la nostra salvezza con quella degli altri

Dieci anni di pontificato di papa Francesco non sono l’ora di un bilancio. Piuttosto, dopo dieci anni, bisogna guardare avanti. Non siamo in una fase finale. Infatti, alcuni “semi” del pontificato devono ancora maturare. Prima di tutto, quello subito gettato nel 2013 con l’Evangelii gaudium: una Chiesa in uscita sulla strada, che dialoga con tutti e comunica il Vangelo. Un sogno antico, che risale al Concilio, all’Ecclesiam suam di Paolo VI: quello «di chi avverte – scrisse papa Montini – di non poter più separare la propria salvezza dalla ricerca di quella altrui, di chi si studia continuamente di mettere il messaggio, di cui è depositario, nella circolazione dell'umano discorso».

Invece è cresciuta, negli ultimi due decenni, una tendenza alla “separatezza”, che vuol dire ripiegamento, tradizionalismo, autoreferenzialità. 


L'intero articolo di Andrea Riccardi a questo link:

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/molti-semi-devono-ancora-maturare-la-chiesa-in-usc?fbclid=IwAR264rUGqdG2yHCDzwnOoZMnxBKcFWkmebU5QRe2tsE_V3fI9KWbp0Cj2NQ

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