L'adozione da parte di coppie omosessuali. Il Nord-Est è diviso ma crescono i sì

La legge 184 del 1983 che regola le adozioni in Italia compirà quarant'anni a maggio. La revisione che ha avuto nel 2001 non ne ha toccato l'impianto che sostanzialmente limita questa possibilità a "coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni". Ma questo riferimento stringente al vincolo matrimoniale è ancora attuale oggi?

Non molto, secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. L'opinione pubblica dell'area, infatti, mostra una (crescente) apertura alle adozioni da parte di "forme di famiglia" attualmente escluse dalla legge. L'83% dei nordestini è favorevole che questa possibilità sia concessa ai conviventi: rispetto al 2011, quando la medesima opinione raggiungeva il 67%, osserviamo una crescita di 16 punti percentuali. Molto larga (71%), inoltre, è l'apertura verso le adozioni da parte dei single, e anche in questo caso registriamo una crescita rispetto a dodici anni fa: + 13 punti percentuali.

Se per single e coppie eterosessuali conviventi sembra esistere un ampio e marcato sostegno alla possibilità di adottare dei bambini, più divisiva sembra essere l'ipotesi di consentirlo a coppie omosessuali: in questo caso, la quota di favorevoli si attesta esattamente al 50%. D'altra parte, però, se guardiamo alla serie storica, dobbiamo considerare come sia rapidamente aumentata questa componente: rispetto al 31% di dodici anni fa, il balzo in avanti è di 19 punti percentuali.

L'intera analisi dei dati a cura di Natascia Porcellato a questo link:



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