Germania: dal Cammino sinodale alla sinodalità

Con l’ultima assemblea plenaria si è concluso sabato a Francoforte il Cammino sinodale della Chiesa cattolica tedesca. Ed è forse proprio in questa tornata finale che si è potuto apprezzare maggiormente lo spirito e la disponibilità assembleare al discernimento: nessun testo orientativo e/o pratico è stato bocciato. Per alcuni si è deciso di consegnare le tematiche e le questioni aperte a una doppia linea di approfondimento: una affidata al Gruppo di lavoro sinodale che è stato costituito nella giornata di sabato; e l’altra al processo imminente del Sinodo universale sulla sinodalità della Chiesa cattolica.

Alcune modifiche introdotte dalla Conferenza episcopale dopo lo scadere dei limiti previsti dall’ordinamento nel testo pratico sulla “deliberazione e decisione comune” fra vescovi e laici, ossia quello che prevedeva la costituzione di consigli sinodali permanenti nelle parrocchie, diocesi e a livello nazionale verso cui si sono mosse le critiche più esplicite della curia romana (cf. SettimanaNewsqui), hanno generato qualche malumore da parte dei membri del Cammino sinodale.

Alla fine, però, l’esercizio del discernimento, e del realismo politico ecclesiale, ha consigliato di rimandarlo, nell’ultima versione presentata in Assemblea, allo studio e approfondimento del Gruppo di lavoro sinodale, che si impegnerà nei prossimi tre anni a portare avanti le riforme strutturali e pastorali decise in sede assembleare.

Questo consentirà anche di tene conto di quanto emerso nell’ultima discussione su questo tema decisivo dell’esercizio del potere nella Chiesa cattolica tedesca – strettamente collegato alla matrice originante l’intero Cammino sinodale degli abusi sessuali, spirituali e di coscienza,  come di quelli legati alle forme di potere attualmente in vigore.

L'intero articolo di Marcello Neri a questo link:

http://www.settimananews.it/sinodo/germania-dal-cammino-sinodale-alla-sinodalita/?fbclid=IwAR2CmOoyuiU07zez7COcIbWzgnVNgV6QNHtiwSzMG4OXbgR8s0FLuj4Mwwk

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