In questi ultimi due giorni si è parlato molto del voto cinese e indiano su una risoluzione Onu che include un passaggio in cui si definisce “aggressione” l’attacco russo all’Ucraina. Nella risoluzione si chiede una più stretta collaborazione tra le Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa, l'organizzazione per i diritti umani con sede a Strasburgo. Il testo fa riferimento alla guerra russa in Ucraina in un solo paragrafo, perché non è una di quelle risoluzioni focalizzate sul conflitto – come altre in passato in cui Cina e India hanno evitato di esporsi contro la Russia.
Il passaggio in questione. “Riconoscendo inoltre che le sfide senza precedenti che l'Europa si trova ad affrontare in seguito all'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, e prima ancora contro la Georgia, e la cessazione dell'appartenenza della Federazione Russa al Consiglio d'Europa, (chiediamo) una cooperazione rafforzata tra le Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa”.
Il messaggio di Xi. La contestualizzazione è fondamentale perché indica già di per sé che non ci troviamo davanti a un cambio di posizionamento di Pechino e Nuova Delhi sul conflitto. Almeno per ora tuttavia contiene un messaggio su cui concentrarsi, soprattutto sul lato cinese: mette in evidenza quanto la Russia sia dipendente dalla Cina, e quanto Mosca non abbia influenza su Pechino se questa decide di avere una linea differente, mi ha spiegato Matteo Dian, docente dell’Università di Bologna.
L'intero articolo di Emanuele Rossi a questo link:
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