Non intendo negare la necessità all’interno della chiesa di una forma di legislazione che regoli alcuni rapporti interni e con l’esterno, ma sono convinto debba essere più limitata e più agile, e soprattutto non vada concepita come struttura portante della ecclesiologia. Purtroppo ancora oggi una parte consistente dei canonisti – lo conferma il dibattito in corso in preparazione del Sinodo – ha una visione di chiesa in cui a prevalere sono gli aspetti giuridico-istituzionali.
canonico (Codex iuri canonici), promulgato nel 1983, al di là della cornice ispirata ad alcune categorie conciliari, ripropone in realtà una visione dell’esercizio delle funzioni magisteriali e della ricerca teologica che ci porta indietro nel tempo, non rifacendosi alle indicazioni e agli orientamenti offerti dal Concilio, ma proponendo la visione tridentina di Chiesa, che ha trovato un ulteriore supporto nel Vaticano I.
L'intero intervento di Giannino Piana, docente di Etica cristiana presso l'Università di Urbino e di Etica ed Economia presso l'Università di Torino, a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202305/230505piana.pdf
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