Secondo un recente Rapporto Onu, il viaggio che migranti e rifugiati intraprendono attraverso il deserto africano è più fatale dell'attraversamento del Mediterraneo, a sua volta una delle rotte migratorie più pericolose al mondo.
Se il Mediterraneo è un cimitero, il deserto è un calvario. Per l'ultimo Rapporto “In questo viaggio, a nessuno importa se vivi o muori” - pubblicato dall’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dal Mixed Migration Centre (MMC) - l'UNHCR ha intervistato 32.000 migranti e rifugiati, nei cui racconti c'è la descrizione dei cadaveri disseminati sulla sabbia del Sahara. Hanno confidato la paura di morire durante la traversata in fuga dai propri Paesi, fatale per molti. Oltre il 60% di coloro che arrivano in Libia dichiara di aver raggiunto la propria destinazione finale.
L'articolo di Delphine Allaire è a questo link:
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