Comunicato congiunto della Santa Sede e della Conferenza Episcopale tedesca: prosegue il dialogo iniziato nel 2022. Al centro del colloquio l'accordo di marzo per elaborare forme concrete di esercizio della Sinodalità nella Chiesa in Germania. Richiesti dalla Curia cambiamenti nella denominazione e in altri aspetti della proposta di un possibile organismo sinodale nazionale: accordo sul fatto che non è al di sopra né allo stesso livello della Conferenza Episcopale
Il dialogo, durato un giorno - riferisce una nota congiunta diffusa in serata- è stato ancora una volta caratterizzato da un'atmosfera positiva, aperta e costruttiva. La base è stata l'accordo del 22 marzo 2024, che prevede l’elaborazione di forme concrete di esercizio della Sinodalità nella Chiesa in Germania, in conformità con l'ecclesiologia del Concilio Vaticano II, le disposizioni del Diritto Canonico e i frutti del Sinodo della Chiesa universale da presentarsi alla Santa Sede per l’approvazione (recognitio).
Nello scambio, i vescovi hanno informato circa l'ultima riunione del Comitato sinodale - organismo di lavoro temporaneo - durante la quale sono stati discussi i fondamenti teologici e la possibilità della realizzazione giuridica di un organismo sinodale nazionale. L’incontro odierno si è concentrato sulla relazione tra l’esercizio del ministero episcopale e la promozione della corresponsabilità di tutti i fedeli e, in particolare, sugli aspetti di diritto canonico per l'istituzione di una forma concreta di sinodalità nella Chiesa in Germania. È condiviso il desiderio e l’impegno di rafforzare la sinodalità nella vita della Chiesa, in vista di una più efficace evangelizzazione.
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