Conoscersi non per combattersi ma per convivere. È la “missione” che, da oltre 30 anni, Ysca Harani, docente di storia delle religioni e del Cristianesimo, ha raccontato ieri, a Gerusalemme, al gruppo di 160 pellegrini guidato dal card. Matteo Zuppi: "Vogliamo restare attaccati al sogno che questa guerra finisca. Il timore per il nostro futuro non può giustificare atti di violenza”.
Prima del conflitto viene il bene che va cercato “nell’incontro con le persone, di qualunque fede e opinione, nel parlare non solo di ciò che ci unisce ma anche delle nostre differenze, con sincerità”. La stessa sincerità con cui Harani ha ‘rimproverato’ i suoi amici cristiani che non l’avevano più cercata e chiamata dopo il 7 ottobre. “Uno di loro – ha rivelato – mi ha confessato che non voleva prendere posizione. Ho risposto: io non sono una posizione ma un essere umano. Prendiamo anche una posizione ma parliamo, dialoghiamo, e soprattutto ascoltiamo quella dell’altro”....
Il reportage di Daniele Rocchi è a questo link:
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