Chiedersi perché la ricorrenza del 25 aprile non riesca a diventare un'occasione di unità nazionale non sembra una domanda peregrina. Non è solo questione della mancanza, o della debolezza, in Italia, di un “patriottismo costituzionale” che riesca a far confluire un sentimento diffuso sul riconoscimento di una data simbolica in senso forte per comprendere la storia del nostro Paese, contemplando insieme un prima e un dopo e di conseguenza un futuro per esso. Certo già il titolo che si è dato alla giornata un poco equivoco lo è: “Festa della Liberazione” mette insieme la liberazione da un dominio straniero, quello nazista con la fine per noi della Seconda guerra mondiale, con la liberazione definitiva dalla dittatura fascista che era sua alleata. Ma è stato solo questo il contenuto della svolta storica che si verificò con quanto si concluse quel 25 aprile 1945?
La riflessione di Paolo Pombeni è a questo link:
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