Francesco ha cercato di combattere una teologia residuale, che insiste su formulazioni gergali che poco hanno a che fare con la realtà e che, soprattutto, rischiano di bloccare la Chiesa cattolica dentro una gabbia dove è diventato pressoché impossibile muoversi.
la teologia e, in particolare, l’ecclesiologia di Francesco è rintracciabile nelle sue scelte di governo più ancora che in affermazioni teoriche. Sarà certamente il futuro a confermare se e in che misura un’opzione del genere abbia impresso tracce abbastanza profonde da instradare il cammino della Chiesa cattolica nei prossimi decenni. Una cosa, però, è ben possibile: è più difficile modificare delle prassi acquisite che non lasciar cadere delle dichiarazioni e il magistero ecclesiologico di Francesco si è giocato anche sulla necessità di dare il giusto rilievo alla presenza delle donne nella comunità ecclesiale.
Questo, del resto, è stato uno dei punti su cui si è giocato il carosello di critiche che gli sono state rivolte ed è stato visibile anche al recente Sinodo, in cui l’unico tema ...
L'intervento di Marinella Perroni è a questo link:
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202504/250423perroni2.pdf
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