Celebrazione della Pasqua di Risurrezione
Messa della Cena del Signore
Introduzione
Con questa liturgia entriamo nella celebrazione del Triduo Pasquale continuando il periodo di rinnovamento del nostro credere che è stato questa Quaresima. Partendo dalla domenica delle seduzioni nell’uso del proprio potere, abbiamo imparato che esse si possono superare confidando, credendo nel Dio che incontriamo e riconosciamo guardando Gesù che viene confermato dal Padre con l’invito ad ascoltare la sua Parola ricca di promesse nelle quali porre la nostra fiducia. Lui è il Dio della vita che desidera sia da noi vissuta in quella pienezza alla quale siamo stati chiamati: è l'accorgersi che l’amore del Padre ci incalza a credere che la fraternità è condivisione nella festa e non nel rancore. Infatti la misericordia apre alla fiducia e questa porta alla speranza, ma tenendo sempre presente che la conversione è un’assunzione di responsabilità ed un impegno al rinnovamento continuo. Misericordia, fiducia nel Dio della Vita, speranza, perdono, conversione sono parole chiave per la nostra Quaresima in attesa della festa di Resurrezione.
Veglia Pasquale
Cristo nostra Pasqua, è stato immolato (cf 1 Cor 5, 7) e, in questa Notte Santa, siamo invitati a vigilare nell’attesa di accogliere la luce del Cristo risorto, a ricordarci che la Chiesa sta sveglia finché non venga il Signore, attenta con gli occhi della fede alla Scrittura, come a lampade accese nella notte.
Siamo invitati a vegliare non solo questa notte, ricordando la morte del Signore Gesù e ad esultare aspettando la sua risurrezione, ma ogni giorno della nostra vita.
Nella liturgia della luce sono presenti due simboli: il fuoco e il cero pasquale. Questo fuoco è il trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo, della vita sulla morte.
Questo fuoco che arde e dal quale si accenderà il cero pasquale segno del Cristo Risorto è la luce vera che illumina ogni uomo e l’intero creato. È Lui la luce della vita che impedisce di camminare nelle tenebre.
Introduzione alla Liturgia della Parola
Abbiamo iniziato la nostra Quaresima chiedendoci: “credere in chi?” Abbiamo trovato la risposta nella Liturgia della Parola: in un Dio che è misericordia nel quale riporre la nostra fiducia, la speranza, nel suo perdono che ci invita ad assumere la responsabilità di camminare seguendo e facendo quello che lui ha fatto e continua a fare.
Questa notte la Liturgia della Parola ci fa ripercorre la storia della salvezza nelle diverse tappe dell’alleanza tra Dio il suo popolo, Israele, e noi.
Siamo invitati a rivivere il lungo dialogo di Dio con l’umanità. La liturgia si svolge come una conversazione, un dialogo, l’assemblea ascolta e risponde pregando un salmo. Le nove letture esprimono la fatica di un cammino comune tra Dio e l’umanità che continua anche oggi nel cadere e nel rialzarsi della storia, appoggiandoci e sostenendoci alla sua fedeltà.
Tutto sfocerà nel canto dell’HalleluJa e nell’Evangelo della Risurrezione di un Cristo che siamo chiamati a riconoscere negli ultimi sui quali chinarci per essere le sue mani.
S. Agostino ha scritto che tutte le domeniche celebriamo la Pasqua di Cristo, ma una volta all’anno, in questa notte, celebriamo quella dei cristiani, cioè il passaggio da Cristo alla Chiesa, a noi chiamati, partecipando al pane unico, a diventare ed essere il suo Corpo, ad agire come lui.
Preghiere dei fedeli
Signore Risorto, aiutaci a saper guardare oltre la morte, oltre le morti che costellano le nostre vite: lutti, separazioni, abbandoni, fine di relazioni e di amicizie, aiutaci a viverle in te che sei il Vivente.
Per questo ti preghiamo
Signore Risorto, aiutaci a non essere noi fonte di morte con le nostre chiusure egoistiche, arroganze, abusi, violenze, manipolazioni, indifferenze, ma a vivere in te che sei il Vivente portando sempre l’amore della tua vita rinnovata
Per questo ti preghiamo
Signore, “Pace a voi” sono state le prime parole che hai detto dopo la tua Risurrezione, aiutaci ad accoglierla ed essere strumenti di pace, soprattutto a riconoscere e a dar voce a chi è e si fa concretamente strumento di pace e di pacificazione in questo nostro mondo sconvolto dalle guerre
Per questo ti preghiamo
Signore Risorto, di fronte a te ci ricordiamo di chi è vittima di ogni tipo di violenza, da quella delle armi a quelle di genere, dalla violenza giovanile a quella economica, dai morti sul lavoro a quella che subiscono i dimenticati migranti per mare e per terra, aiutaci a far sì che il nostro ricordo si trasformi in concreta solidarietà
Per questo ti preghiamo
Domenica di Pasqua
Introduzione
Abbiamo iniziato la nostra Quaresima chiedendoci: “credere in chi?” Abbiamo trovato la risposta nella Liturgia della Parola: in un Dio che è misericordia nel quale riporre la nostra fiducia, la speranza, nel suo perdono che ci invita ad assumere la responsabilità di camminare seguendo e facendo quello che lui ha fatto e continua a fare.
Oggi siamo giunti a Pasqua e la prima lettura dagli Atti degli Apostoli ci inviata a farci testimoni di tutto questo. L’Evangelo ci invita a far memoria della Scrittura, a renderla attuale per comprendere ciò che avviene: la tua Risurrezione. Paolo ci ricorda che siamo risorti con Cristo.
Questa Pasqua è poi particolare perché, come accade molto raramente, coincide con quella celebrata dagli ortodossi ed anche con quella degli ebrei (per loro questa festa come anche per noi, loro fratelli gemelli, dura otto giorni e oggi per loro è l’ottavo).
Intenzioni Penitenziali
Signore, nel nostro agire noi non riusciamo ad essere fedeli testimoni della tua risurrezione,
Signore Pietà
Cristo, noi non riusciamo a far risuonare come dovremmo la Scrittura nella nostra vita che ci conduce a riconoscerti come il Risorto
Cristo Pietà
Signore, noi frequentemente non ci ricordiamo che siamo risorti con te e che questo ci rende il tuo corpo, le tue mani
Signore pietà
Preghiere dei fedeli
Signore Risorto, aiutaci a saper guardare oltre la morte, oltre le morti che costellano le nostre vite: lutti, separazioni, abbandoni, fine di relazioni e di amicizie, aiutaci a viverle in te che sei il Vivente.
Per questo ti preghiamo
Signore Risorto, aiutaci a non essere noi fonte di morte con le nostre chiusure egoistiche, arroganze, abusi, violenze, manipolazioni, indifferenze, ma a vivere in te che sei il Vivente portando sempre l’amore della tua vita rinnovata
Per questo ti preghiamo
Signore, “Pace a voi” sono state le prime parole che hai detto dopo la tua Risurrezione, aiutaci ad accoglierla ed essere strumenti di pace, soprattutto a riconoscere e a dar voce a chi è e si fa concretamente strumento di pace e di pacificazione in questo nostro mondo sconvolto dalle guerre
Per questo ti preghiamo
Signore Risorto, di fronte a te ci ricordiamo di chi è vittima di ogni tipo di violenza, da quella delle armi a quelle di genere, dalla violenza giovanile a quella economica, dai morti sul lavoro a quella che subiscono i dimenticati migranti per mare e per terra, aiutaci a far sì che il nostro ricordo si trasformi in concreta solidarietà
Per questo ti preghiamo
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